Il campanello d’allarme per le pretendenti alla vittoria finale dell’Eccellenza, Imperia e Lavagnese su tutte, inizia a suonare da Albenga. Non tanto per i nove punti conquistati dagli ingauni, ma per la personalità e per gli ampi margini di miglioramento che ha la squadra.
Il carattere. Sotto di un goal e con l’uomo in meno, i bianconeri hanno battuto 3 a 2 il Rapallo. Con il minimo scarto, 1 a 0, hanno avuto la meglio sull’Athletic Club Albaro. In rimonta e all’ultimo respiro hanno superato la Sestrese (2 a 1) dopo aver rischiato di subire il colpo del K.O. Un pizzico di fortuna ma soprattutto tanta tenacia alla base del primato. Pietro Buttu ha dato un’impronta chiara a livello caratteriale ai suoi uomini.
Bottino pieno in attesa di un gioco che dovrà per forza di cose diventare più fluido quando tutti i tasselli saranno al loro posto. La squadra non potrà che beneficiare dal recupero di Sogno, ieri in campo per meno di dieci minuti, e dalla crescita di De Sousa, bravo di sponda ma non ancora al meglio fisicamente per poter sfondare in area. Gli ingauni sono anche in attesa di recuperare Basso e il portiere Radu, sostituito alla grande da Scalvini. Senza dimenticare il prossimo inserimento di Costantini.
Terzo fattore, lo stadio “Annibale Riva”. La società ha reso noto che sono già circa 850 le tessere vendute. Il campo di casa dovrebbe così diventare quella “bolgia” capace di dare una spinta in più a una squadra costruita in fretta ma in modo completo. “Con l’ambiente che c’è ad Albenga, potremo vincere le partite ancora prima di scendere in campo”, commenta Simone Marinelli a margine del successo di ieri contro la Sestrese.