Verso il voto

La giornata politica: querelle tra M5S e maggioranza regionale sulla Gronda, Scajola vuole portare il Modello Liguria a Roma

La rassegna giornaliera delle comunicazioni politiche e della campagna elettorale

parlamento camera

Savona. Di seguito i comunicati stampa di oggi, lunedì 19 settembre 2022, relativi alle prossime elezioni politiche.

Scajola (Noi Moderati): “Importante portare le istanze dei lavoratori frontalieri a Roma”

Marco Scajola, capolista al Senato per Noi Moderati, parla dell’importanza di portare le istanze dei lavoratori frontalieri a Roma. “Modello Liguria vuol dire anche attenzione per i lavoratori frontalieri. Infatti, dal 2015 abbiamo istituito un assessorato dedicato a questa categoria di lavoratori e nell’ultimo anno abbiamo creato una Consulta Regionale ad hoc, a cui partecipano le varie parti sociali,” afferma Marco Scajola, che prosegue:” Come Noi Moderati vogliamo portare questo modello a Roma. I lavoratori frontalieri, infatti, ogni giorno affrontano molte difficoltà, che come assessore Delegato ai Rapporti con i Lavoratori Transfrontalieri, conosco bene e che ritengo fondamentale vengano prese in considerazione dal Governo. Il mio obiettivo è quello di portare a Roma l’esperienza maturata in questi anni e dare voce alle istanze dei frontalieri a Roma, con immutato impegno, mantenendo un contatto diretto con la categoria, in un ottica di confronto costante e costruttivo.”

Elezioni, Toti a Conte: “Lo sport che ti riesce meglio è dire ‘No’. Gronda di Genova ne è esempio”

“Conte oggi a Genova al mercato di piazza Palermo ha praticato uno degli sport in cui riesce meglio: dire NO! Alla Gronda in questo caso. Se fosse per i Cinque Stelle non avremmo il Terzo Valico in costruzione, il cantiere della Diga non si aprirebbe e la Gronda non partirebbe mai. Il M5S ha un programma che ormai assomiglia a quello di Cetto La Qualunque: NO a tutto quello che serve al Paese, SÌ a quello che aumenta il debito e le tasse dei cittadini, dal reddito di cittadinanza al salario minimo. Dopo aver distrutto l’Italia negli ultimi 5 anni, era difficile trovare una ricetta peggiore… ma evidentemente non impossibile!”. Così il presidente della Liguria ed esponente di Noi Moderati, Giovanni Toti.

Campomenosi (Lega) a Conte: “Basta no che bloccano Italia, infrastrutture vitali per Liguria”

“Per anni il partito del No, che ha nel M5s di Giuseppe Conte la massima rappresentazione, ha bloccato lo sviluppo e la crescita dell’Italia opponendosi a opere fondamentali per i territori. Non contenti dei danni arrecati agli italiani con questa politica, oggi Conte e i grillini perseverano e si oppongono alla Gronda, un’opera che i genovesi e i liguri tutti attendono da decenni, necessaria per contribuire a risolvere le criticità infrastrutturali della nostra terra, rallentata e al momento bloccata proprio dallo stesso Conte nel suo governo da alleato del Pd”. Così in una nota Marco Campomenosi, europarlamentare ligure della Lega, capo delegazione della Lega al Parlamento Europeo, componente della commissione Trasporti.

“Nessuna lezione dal partito di Toninelli e dei banchi a rotelle. Per la Lega l’attenzione alle grandi opere come volano di crescita e sviluppo è una priorità, in Italia e in Ue; da componente della Commissione Trasporti del Parlamento Europeo ho fatto richiesta per portare in visita una delegazione ufficiale di eurodeputati per verificare il completamento del corridoio Rotterdam-Genova e comprendere i progetti e la visione dellla Regione e della città che, con il ‘modello Genova’ è stata esempio di efficienza e sburocratizzazione per tutto il Paese e per l’Europa intera. Se la Liguria vuole guardare al futuro ed essere meglio connessa con il resto del Paese e con l’Europa, c’è assoluto bisogno di opere chiave come Gronda, Terzo Valico e sviluppo dell’alta velocità, sostenute a gran voce dal centrodestra e boicottate da chi guarda al passato”.

Luigi de Magistris a Genova: “Alternativi a destre e a pseudo sinistra”

“La nostra è una squadra che non si siede al tavolo del compromesso morale, non è consociativa. Siamo alternativi ovviamente alle destre, ma anche a quel pseudo centrosinistra e al Movimento 5 stelle che finora sono andati in una direzione che non è quella dell’attuazione dei diritti sociali, della lotta alle discriminazioni, alle disuguaglianze, alla lotta alla mafia e alla corruzione e per l’ambiente”. Così il portavoce di Unione Popolare, Luigi De Magistris, a Genova in vista delle elezioni del 25 settembre. “Credo che Unione Popolare diventi, come ha detto Mélenchon, il voto necessario contro le destre e le mangiatoie varie. I nostri candidati arrivano da storie coerenti e credibili: persone libere, oneste, autonome, indipendenti, competenti, coraggiose, che lottano per i diritti dei più deboli, per l’ambiente, chi fa antimafia sociale”.

Per l’ex sindaco di Napoli, “entrare in parlamento significa portare la voce di chi non ha voce e questo è un fatto democratico molto importante, in un autunno difficile che avremo, per non lasciare solo alla piazza la rabbia, l’esasperazione, il conflitto sociale”.

Gronda, il M5S replica a Toti: “Vive nel passato e si aggrappa a progettualità ormai superate”

“Il presidente della Regione Liguria, dall’alto (!) del suo zerovirgola a livello nazionale, ha un bel coraggio! Come il suo sodale Rixi, anche lui oggi ha sproloquiato di Gronda e dichiarato il falso sul “no” del M5S all’indirizzo dell’infrastruttura. Diciamolo una volta per tutte: la Gronda si deve fare? Sì, ma anche un bambino capirebbe che quel progetto va rivisto con gli occhi del presente: quello su cui si sono invece fissati i Toti, i Rixi, le Paita e compagnia cantante (tutte facce della stessa medaglia), è vecchio di 30 anni e nel frattempo il mondo è cambiato. O forse Toti non si è accorto che non siamo più nel secolo scorso… Pensa che la Liguria sia ferma alle esigenze dei primi anni Novanta?”. Così, i consiglieri regionali del M5S con i candidati pentastellati alle Politiche 2022.

“Non solo: nella sua boutade quotidiana, sparata giusto per dar fiato alle trombe nella giornata che ha visto Giuseppe Conte a Genova, in mezzo alla gente per la gente che chiede soluzioni per il quotidiano, Toti racconta fandonie in merito al Terzo Valico e alla Diga. Il presidente della Liguria dimentica, anzi, che se oggi si parla di Diga, lo si fa grazie ai fondi portati in Italia da Conte. Soldi per il Pnrr su cui ora la destra si sta accapigliando per poterli gestire e poterseli spartire”.

“Rammentiamo poi a Toti che grazie a quelli del “no a tutto”, come puerilmente si ostina a definirci, è stato possibile ricostruire il nuovo Ponte sul Polcevera in tempi record. Il tutto grazie a un modello pensato per far fronte a un’emergenza nazionale superando i lacci e lacciuoli della burocrazia. Il tutto, però, senza mai dimenticare la legalità, quella che Toti propose di accantonare con un “via tutto per due anni” (raramente abbiamo assistito a un’uscita più infelice)”.

“Anziché sviare l’attenzione puntando il dito sugli avversari dispensando patenti con la consueta arroganza che lo contraddistingue, Toti dica, oggi, se ha risposte concrete per la Liguria: pensiamo ai lavoratori dell’Ansaldo; pensiamo al riparto del Fondo Sanitario nazionale, che penalizza la Liguria nonostante al Ministero ci sia un suo sodale, già indicato come possibile futuro assessore a quella Sanità che Toti non ha saputo gestire; pensiamo alla salute e alle cure, che in Liguria non sono garantite, visto che per avere determinati esami o prestazioni i cittadini devono aspettare un anno, che però magicamente diventa una settimana per chi ha le tasche robuste e può rivolgersi al privato”.

Piana (Lega): “Priorità  alla Liguria, sblocchiamo le infrastrutture”

“Sì a una vision unitaria e dinamica per il Paese. Il centrodestra e la Lega non vogliono dare corda a chi filosofeggia a vuoto sulle grandi opere. Pd e M5S hanno stoppato i lavori della Gronda. Il risultato? L’immobilismo che ci autoisola e l’aumento dei costi. Non vogliamo dare risposte alle carenze infrastrutturali della Liguria? Il Modello Genova dell’emergenza non ci ha insegnato nulla? Gronda, Terzo Valico, alta velocità, Aurelia bis, Tenda, raddoppio Genova Ventimiglia per noi della Lega sono le risposte. Io credo nel mio territorio, tutti insieme il 25 settembre mandiamo a casa chi temporeggia sulla pelle dei liguri”. Lo dice in una nota il vice presidente della Regione Liguria Alessandro Piana (Lega).

Paita (Iv): “Conte a Genova dopo no a Gronda? Ha faccia tosta”

“Ci vuole davvero faccia tosta a farsi vedere a Genova dopo aver remato contro la Gronda. Invece di guardare il mare, da Sant’Ilario, avrebbe dovuto guardare il porto e le infrastrutture bloccate per colpa sua. I genovesi non voteranno per questi signori dei No”. Lo scrive Twitter su Raffaella Paita, deputata di Italia Viva, a proposito della foto pubblicata sempre su Twitter da Giuseppe Conte, in cui lo si vede guardare il mare da Sant’Ilario in compagnia di Beppe Grillo.

Gronda, la Lista Toti: “Gronda e Pnrr, grillini nel mondo delle favole”

“Sembra incredibile, ma i grillini, pur senza volerlo, hanno detto persino una cosa giusta. Sì, è vero, il mondo è cambiato eppure le esigenze della Liguria sono ferme agli anni Novanta. Ovviamente intendevano dire tutta un’altra cosa, ma hanno ragione: purtroppo grazie a lustri di discorsi a vuoto e veti posti prima dalla sinistra, poi anche da loro, la nostra regione sta ancora aspettando un’opera fondamentale come la Gronda”. Lo dicono i rappresentanti della Lista Toti.

“Oggi Conte e i suoi chiedono di ‘dimezzar’ il tracciato della Gronda, di farne solo un pezzetto. Ma nel frattempo, semmai, il traffico è aumentato. E anche qui diciamo per fortuna, perché abbiamo fatto in modo di impedire che in Liguria il modello pentastellato di decrescita infelice azzerasse anche il turismo, il traffico crocieristico, la movimentazione delle merci. Abbiamo impedito che il ponte San Giorgio venisse ricostruito con il metodo Toninelli, il metodo che prevedeva di ‘non fare il ponte presto e bene, ma di renderlo un luogo vivibile, un luogo di incontro in cui le persone si ritrovino, possano vivere, giocare, mangiare’. Non osiamo pensare a quante altalene e scivoli pensino di mettere oggi i grillini sulla loro Grondina dimezzata”.

“In quel loro mondo possono anche continuare a raccontarsi che i soldi del Pnrr sono stati portati da Conte all’Italia. Intanto nelle favole nessuno si mette a tirare fuori il calendario e a ricordare che il Piano venne trasmesso il 30 aprile 2021, due mesi e mezzo dopo che Draghi aveva dato avvio al suo governo, con l’incarico del presidente Mattarella proprio di elaborare in fretta, bene (e senza altalene) quel Pnrr che Conte non era stato in grado di fare e che, con la permanenza del governo giallorosso, avrebbe fatto svanire tutti i soldi per l’Italia”.

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