Liguria. “Apprendiamo che il presidente Toti ha candidato la nostra regione ad ospitare il rigassificatore galleggiante originariamente destinato a Piombino e poi preso dall’orgasmo della rigassificazione ha cominciato a sparare a caso, con il suo ben noto riflesso pavloviano le solite due località liguri sacrificali dove ogni volta vorrebbe installare senza alcuna logica razionale, gli impianti produttivi più problematici, cioè Vado Ligure e Multedo. Noi Verdi riteniamo che anche durante la campagna elettorale occorrerebbe un briciolo di etica nella comunicazione con i cittadini cercando di affrontare i problemi reali soprattutto in un periodo di grave emergenza come quello che stiamo vivendo che non lascia spazio alla fuffa elettorale”. Lo afferma Simona Simonetti, candidata alle politiche con Alleanza Verdi Sinistra.
“Alla Spezia esiste da molto tempo un rigassificatore sulla costa che sta funzionando a pieno regime. Il suo funzionamento non è privo di criticità fra le quali il congestionamento del traffico navale del golfo della Spezia e la prossimità con una delle località più belle della Liguria come Porto Venere e con la città della Spezia dove risiedono quasi 100.000 abitanti. E’ uno dei tre rigassificatori italiani funzionanti. Quello di Piombino sarebbe il quarto. I Liguri sono solo il 2,5% della popolazione italiana. Riteniamo che contribuire con uno dei quattro rigassificatori italiani sia già un onere importante e non superabile. La Liguria non deve diventare la terra dei rigassificatori. Questo impianto soddisfa ampiamente le richieste e deve rimanere l’unico in Liguria”.
La lista di Alleanza Verdi Sinistra ritiene che “dati i cambiamenti climatici (ormai innegabili) siano contrastabili con le energie rinnovabili. Ricordiamo infatti al presidente Toti che é sua e della sua amministrazione la responsabilità del fatto che la nostra regione sia il fanalino di coda nell’installazione gli impianti solari e di rinnovabili. Questi si, come dicono gli esperti, avrebbero potuto alleviare enormemente il dissanguamento del paese ora invece schiavo del gas russo”.
