Istituzione

Il sottosegretario Costa in visita all’Istituto Zooprofilattico: “Struttura d’eccellenza. Fondamentale continuare a investire in ricerca”

andrea costa

Liguria. “Gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali (IZS) italiani rappresentano un’eccellenza nazionale e internazionale nel campo della sicurezza alimentare, della sanità e del benessere animale e della ricerca scientifica. Sono la testimonianza di come investire in ricerca e sviluppo sia fondamentale per la tutela e la crescita del Paese. Parliamo di una attività di ricerca applicata che rappresenta un valore aggiunto e una risorsa. Come Ministero e come istituzioni occorre favorire politiche di integrazione con altre realtà quali ospedali, Enti territoriali e Università per produrre un servizio sempre più ampio e rispondente ai bisogni della comunità, aumentando anche i fondi da destinare a queste strutture. Si rende necessario, per certi aspetti, infine, avviare un processo di organizzazione razionale e condivisione dei dati che ne permetta poi l’utilizzo in un’ottica preventiva e di sicurezza”.

È quanto dichiara il Sottosegretario di Stato alla Salute Andrea Costa, a margine della visita di ieri, a Genova, nella Struttura complessa dell’IZS di Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta – IZSPLV, a cui hanno partecipato anche Carlo Ercolini (Responsabile Struttura Complessa “LIGURIA”), Elisabetta Razzuoli (Responsabile Struttura Semplice “Genova e Portualità”) e Nicola Pussini (dirigente presso S.S. Ponente Ligure).

“Ho avuto modo – prosegue Costa – di apprezzare direttamente l’attività dell’IZS in Regione Liguria, che si articola ottimamente in tutte le Province, e ho avuto modo di conoscere i validi e competenti ricercatori che lo animano. Ho potuto vederli all’opera nelle operazioni di controllo degli alimenti destinati sia al consumo umano che animale e nei processi di diagnostica anatomo-patologica sugli animali domestici e selvatici, questi ultimi utili anche come bioindicatori di contaminazione ambientale. Occorre ricordare, poi, che anche l’IZSPLV, come gli altri Istituti, ha fornito un prezioso contributo durante la pandemia da SARS-CoV-2 nella gestione dell’emergenza sanitaria, penso, su tutte, al sequenziamento delle varianti e all’attività diagnostica delle infezioni in generale”.

Presso la sezione di Genova e Portualità, le attività principali vertono sul controllo del materiale di importazione proveniente dal Punto di controllo frontaliero, sulla ricerca in tema di oncologia veterinaria e comparata attraverso l’apposito Centro di referenza nazionale (Ce.R.O.Ve.C.), sulla ricerca di pesticidi nei mangimi e nei cereali, nonché recentemente, alla luce dell’emergenza epidemica, sulla diagnostica di Peste suina africana.

Considerata l’importanza delle attività di controllo delle merci che pervengono al porto di Genova, risulta di interesse strategico la prossima creazione di uno specifico punto di entrata per i prodotti importati da Paesi terzi al fine di ottimizzare il flusso dei campioni da sottoporre ad analisi.

Per quanto riguarda la Struttura di Ponente Ligure, il laboratorio di Imperia è attivo specialmente nelle indagini diagnostiche sui mammiferi marini spiaggiati (anche qui attraverso un Centro di referenza nazionale – C.Re.Di.Ma.) e sull’identificazione di artropodi nell’ambito di piani nazionali e regionali poiché di importanza critica per la sanità pubblica; nel laboratorio di Savona, invece, il focus viene posto sulla diagnostica sierologica del patrimonio zootecnico nel contesto di specifici Piani nazionali (Brucellosi, Leucosi Bovina Enzootica, Anemia Infettiva Equina), regionali (IBR) e su diversi altri esami a favore dell’utenza privata su animali da affezione (Leishmaniosi, Borreliosi).

Ancora, presso la Struttura di Levante Ligure dell’IZSPLV, tra le altre, si svolgono prevalentemente attività di controllo dell’itticoltura, della molluschicoltura e dei prodotti della pesca.

Durante l’incontro al Sottosegretario sono state presentate due fra le numerose ricerche dell’IZS ligure. Una ricerca in corso vede la collaborazione con la medicina umana, ed è incentrata sullo studio dei tumori causati da Papillomavirus, quali ad esempio il tumore della cervice uterina. Ancora, è in svolgimento una ricerca in tema di contaminanti chimici e biologici nei molluschi bivalvi, potenziale fonte di malattia a trasmissione alimentare per l’uomo.

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