Disco estate

Golden Beach, chusura in bellezza per le serate Old But Gold. Le canzoni senza tempo funzionano sempre

Giacomo Canale: “Abbiamo celebrato famosi locali chiusi da anni e coinvolto un pubblico più adulto”

Golden Beach Albisola

Albisola Superiore. Sono finite le serate Old But Gold del mercoledì nella cornice sul mare dei Golden Beach. Un’idea partorita dalle menti di Giacomo Canale, Giancarlo Bruzzone e Carlo Macri per ricordare – e celebrare – i fasti di locali notturni ormai chiusi da tempo, e che purtroppo nel Savonese sono tanti, anzi troppi.

Alla consolle e al microfono si sono succeduti dj, proprietari, animatori della Biffa di Noli, del Moulin Rouge di via Nizza a Savona, di Covo, Scotch e Caligola di Finale (che fa dunque la parte del leone), del Vetronero e dell’Astral di Pietra Ligure, dell’Horus di Albenga.

Ha chiuso ieri sera, mercoledì 31 agosto, il Joy di Alassio, con il proprietario Paolo Dogna e i dj Roberto Mortillaro e Paul Richard. Tra gli ospiti più attenti Nick Leder, protagonista di altri mercoledì. E chissà che quello spazio non ritorni a brillare grazie all’intraprendenza di Niccolò Fiori, patron delle Vele.

Pubblico sempre coinvolto nel cantare e ballare sotto la guida di Max Voice. Da un mercoledì all’altro è successo che il pubblico si è molto ringiovanito, e d’altronde tutti conoscono alla perfezioni i brani senza tempo proposti dalla consolle Ieri sera il massimo del coinvolgimento si è avuto ad esempio con Azzurro di Celentano. “Cerco l’estate tutto l’anno…”, e vai tutti insieme.

Spiega Giacomo Canale: “Dopo due anni di Covid sentivamo due esigenze: aumentare le proposte dei Golden e coinvolgere un pubblico più adulto. Posso dire che ci siamo riusciti, con serate che si sono autoalimentate una dopo l’altra, vincendo una certa cautela iniziale. È stato un grande successo, grazie anche all’impegno di tutti i componenti dello staff dei Golden, necessario sempre ma ancor più quando ci sono da coccolare persone adulte”.

Ultima serata, anche se in molti hanno chiesto di continuare? “Sì, non abbiamo dubbi. È una regola consolidata dello spettacolo terminare quando si è al massimo, considerato anche che l’incognita meteo con il passare dei giorni si fa sempre più pericolosa. E poi c’è già da pensare all’anno prossimo…”.

Già, l’anno prossimo. Ci sarà solo l’imbarazzo della scelta, considerato i tanti locali oggi chiusi che ci sono ancora da celebrare, come Al Porto e la Capannina di Alassio del compianto Renzo Lattuada, a Savona la Compagnia delle Indie di Savona di Marcello Gaminara, lo Sporting di San Bernardino, il Gulliver di Voze, soprattutto, a Loano, Ai Pozzi di Astegiano e Azais, che videro sfilare sul palco personaggi del calibro di Mina, Morandi, Modugno, Ornella Vanoni e gli Aphrodites’ Child con la voce inconfondibile di Demis Roussos, per citarne solo alcuni.

Riprendiamo il filo del discorso dei Golden Beach. Canale, le bollette sono schizzate alle stelle per tutti. Voi come avete affrontato questa crisi? “Abbiamo aumentato le proposte, appunto con i mercoledì e poi con il pranzo in musica della domenica e la festa no alcol per i giovanissimi. Questo ci ha consentito di fare un’ottima stagione senza rincari per i clienti”.

Programmi per l’inverno? Conclude Canale: “Non è facile trovare una location che abbia le caratteristiche di qualità ed emozionali che rispecchino lo stile Golden. Ma qualcosa ci inventeremo, per fare almeno una serata alla settimana”.

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