Pietra Ligure. Non è ancora stata identificata la causa che, il 16 settembre scorso, ha determinato la morte di circa una trentina di esemplari di germani nel torrente Maremola di Pietra Ligure.
Sul posto erano intervenuti i vigili del fuoco, i carabinieri forestali, il personale Asl2 e i volontari dell’associazione “Battiti di Coda”.
Contattato da IVG, l’ufficio stampa dell’istituto zooprofilattico savonese ha fatto sapere che in mattinata è giunta presso la struttura la carcassa congelata di uno dei germani deceduti.
Le analisi per far luce sulla causa delle morte, tuttavia, richiederanno diverso tempo (almeno un mese). Alcuni esemplari ancora vivi erano stati recuperati dall’associazione “Batitti di Coda”. Alcuni erano deceduti nei giorni successivi, mentre un esemplare era sopravvissuto anche grazie alle cure prestate dai volontari.

Nei giorni scorsi, i carabinieri forestali avevano rilevato che in questo periodo dell’anno e in particolare per via della grande siccità di questi mesi potrebbe essersi verificata una concentrazione di tossine, che avrebbero contaminato le larve di diversi animali del fiume. L’ingestione di queste sostanze causa in molti casi l’avvelenamento dell’animale e la conseguente morte.
Tuttavia si tratta solo di ipotesi, infatti per conoscere con certezza il motivo del decesso degli animali occorrerà attendere l’esito delle analisi dell’istituto zooprofilattico.
Nel frattempo, l’associazione “Battiti di Coda” ha fatto sapere di essere “a disposizione per eventuali segnalazioni di animali in difficoltà”.