Preoccupazione

Funivie, istituzioni e sindacati: “Situazione di stallo suscita allarme. Urgenti risposte da questo governo”

E viene sottolineata "la situazione insostenibile relativamente al traffico pesante che attraversa il centro cittadino savonese e la Sp29"

Funivie Savona

Savona/Cairo Montenotte. Nella giornata di oggi si è riunito presso il Comune di Savona il tavolo di coordinamento provinciale per fare il punto sulla vertenza di Funivie. Presenti i sindaci di Savona e di Cairo Marco Russo e Paolo Lambertini, il presidente della Provincia Pierangelo Olivieri, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali provinciali, il presidente di Unione Industriali Angelo Berlangieri. Il documento elaborato durante l’incontro è stato inoltrato al Ministero delle Infrastrutture e al Ministero del Lavoro.

La preoccupante e perdurante situazione di stallo nella vertenza delle Funivie non può che suscitare allarme. In particolare, esistono emergenze sulle quali è necessario intervenire immediatamente e per le quali sono indispensabili risposte ancor prima dell’avvio della nuova legislatura e dell’insediamento del nuovo Governo. Tutti i problemi che riassumiamo di seguito sono già noti da tempo, tuttavia il passare dei mesi, costituisce un fattore che rende sempre più complicata una positiva soluzione della vicenda. Inoltre, la nomina ufficiale del Commissario, che ci auguriamo essere davvero imminente, rischia di essere effimera senza che Egli venga messo nelle condizioni di poter operare al meglio”, hanno sottolineato i presenti.

Al centro la scadenza degli ammortizzatori sociali e l’assenza di tempi e procedure certe per il loro rinnovo: “Situazione resa ancora più complicata a seguito dell’effettiva revoca della concessione a Funivie Spa a seguito della quale bisogna individuare ed attuare le procedure di passaggio di tutti i contratti di lavoro in forza alla Società Funivie Spa alla gestione commissariale”.

Preoccupa anche il ritardo nell’avio dei lavori di ripristino della linea previsti per l’inizio dell’estate e fermi perché mancano le risorse economiche per la realizzazione dei lavori propedeutici al ripristino dell’impianto. Inoltre, “il mancato accoglimento delle successive proposte di emendamento attraverso le quali attribuire al commissario la necessaria dotazione economica per la realizzazione dei lavori citati al punto precedente e degli ulteriori interventi comunque propedeutici alla ripartenza dell’impianto fermo da 3 anni”, hanno spiegato.

Inoltre, gli enti locali “denunciano una situazione insostenibile relativamente al traffico pesante che attraversa il centro cittadino savonese e la SP 29. Il flusso dei mezzi pesanti, soprattutto con l’avvicinarsi della stagione delle piogge, potrebbe provocare, come già successo in passato, situazioni di forte disagio e pericolo. I tempi di ripristino della linea funiviaria, a maggior ragione se si annunciano più lunghi del previsto, non impediscono l’utilizzo del vettore ferroviario per il trasporto del fossile e delle altre rinfuse, utilizzo che deve essere incentivato e accelerato senza ulteriori esitazioni. Per tutte queste ragioni, ancora una volta siamo a richiedere un intervento urgente e non più differibile del Ministero per sbloccare la situazione ed avviare il progetto di rilancio dell’impianto funiviario“.

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