Albenga. “L’insuccesso clamoroso della lista di Toti è la diretta conseguenza delle decisioni prese in tema sanità. Albenga si è espressa in maniera decisa su questo punto. Questo risultato elettorale è ulteriore dimostrazione, se ce ne fosse ancora bisogno, che la buona politica si fa ascoltando il territorio”. Lo ha detto il sindaco di Albenga Riccardo Tomatis commentando i risultati delle elezioni politiche nella città delle Torri.
Interviene anche la candidata del Terzo Polo al collegio uninominale del Senato Mary Caridi: “La lista Toti ha preso ad Albenga 55 voti, una sonora bocciatura, e il centro destra è arrivato al 50%. Non era poi così scontato che Azione-Italia Viva-Calenda mantenesse le stesse percentuali del dato nazionale, quindi essendo anche alla mia prima esperienza politica mi ritengo soddisfatta e voglio davvero ringraziare di cuore i cittadini che mi hanno dato fiducia. Sulle battaglie per il territorio non arretrerò di un centimetro e c’è quindi una domanda alla quale ora va data una risposta: Fratelli d’Italia di Albenga si è schierata più volte in favore della riapertura del nostro Pronto Soccorso e gli albenganesi ne hanno evidentemente tenuto conto, bocciando Toti e riversando i voti sul partito della Meloni”.
E conclude rivolgendosi al presidente di Regione e al neo eletto parlamentare Gianni Berrino: “Saprà Toti trarre una lezione da questa amara sconfitta, facendo un passo indietro e ripensando alla politica sanitaria in sfacelo e Fratelli d’Italia, forte del risultato che li ha ampiamente premiati nella nostra città sarà conseguente, presentando in regione un ordine del giorno vincolante per la sua riapertura? Perché solo i fatti e non le parole qualificano l’azione politica di un partito. Rivolgo inoltre un appello al neo eletto senatore Berrino affinchè si faccia carico di questa vicenda in parlamento. Diversamente cambiano gli addendi, ma il risultato è lo stesso”.
Al coro si aggiunge il consigliere e capogruppo di Forza Italia ingauno Eraldo Ciangherotti: “L’esisto delle elezioni politiche ci riporta un risultato che non lascia spazio ad interpretazioni. I cittadini liguri hanno mandato l’avviso di sfratto al governatore Giovanni Toti, il quale ora dovrebbe (quanto meno) cedere la delega alla sanità e avviare una riflessione sul suo ruolo politico”.
L’esponente forzista commenta così i numeri usciti dalle urne: “Quello di Toti e del suo partito – spiega Ciangherotti – è il fallimento di una politica improvvisata e lontana dalle esigenze dei territori. I cittadini hanno punito pesantemente il governatore ligure. Sia a livello regionale, sia a livello nazionale , infatti, Noi Moderati supera a malapena il 2%. Un vero e proprio disastro politico che non ammette appelli”.
“Da Albenga – fa notare il capogruppo ingauno – arriva lo schiaffo più forte al progetto politico del governatore. La compagine del presidente ligure è riuscita a collezionare appena 150 voti tra Camera e Senato nonostante l’enorme spinta data dalla coalizione di centrodestra. Questa non è solo una bocciatura sul piano nazionale, dove la realtà politica di Toti conta come il due a briscola, ma è soprattutto un inequivocabile segnale per chi governa la nostra regione. Il governatore dovrebbe lasciare immediatamente la delega alla sanità e chiedere scusa a tutti i cittadini albenganesi. Toti in campagna elettorale ci ha messo la faccia e i liguri in risposta gli hanno chiesto di tornare a casa”.
Lampante, secondo Ciangherotti, il successo di Fratelli d’Italia: “Gli italiani hanno premiato chi non ha sostenuto il governo Draghi – conclude -. Giorgia Meloni ha raccolto i frutti maturati grazie alla sua coerenza politica, una virtù sempre più rara. E da questo punto di vista Toti dovrebbe saperne qualcosa, visto che nel corso degli ultimi anni ha cambiato più nomi di partito che giacche. Preoccupa, infine, il dato sull’affluenza. Un parabola pericolosamente in picchiata che detonata una disaffezione degli elettori verso le istituzioni e una sempre più crescente sfiducia nei rappresentanti politici. Ecco perché il centrodestra che rappresento ad Albenga va nella direzione opposta a quella intrapresa dal governatore Toti negli ultimi anni”.