Prima giornata

Eccellenza. Albenga, Cairese e Finale riprendono dopo le rivoluzioni estive tra campo e società

Tante novità in campo e fuori, ambizioni e obiettivi chiari in un campionato che torna alla formula del girone unico

Eccellenza liguria

Venerdì di antivigilia per Albenga, Finale e Cairese, le uniche tre savonesi superstiti in Eccellenza dopo la “carneficina” dello scorso anno. Bianconeri, giallorossoblù e gialloblù sono accomunati dall’aver vissuto estati intense: profondi cambiamenti se non vere e proprie rivoluzioni. Quale ruolo potranno recitare in un torneo finalmente tornato al girone unico? Proviamo a analizzare le prospettive partendo dalle dichiarazioni di alcuni protagonisti.

Cairese, secondo anno di costruzione per la Serie D

Il 28 luglio 2021 scorso, il direttore generale Franz Laoretti aveva dichiarato: “Proveremo a ottenere la Serie D in tre anni”. Siamo solo alle soglie del secondo e l’obiettivo dichiarato da mister Alessi quest’anno per la sua squadra profondamente rinnovata sembra essere preparatorio a una prossima stagione da protagonisti: “La Cairese deve stare nei primi 6/7 posti”.
Lato societario, a giugno è cambiato il presidente. Alla guida è salito Fabio Boveri. Il club ha rilanciato i tornei internazionali ottenendo una partnership di prestigio con l’azienda Santero. La macchina si è dunque rimessa in moto alla grande per prepararsi a sostenere un eventuale salto di categoria fra un paio di anni.

Sul campo, la scommessa mister Alessi è stata vinta lo scorso anno. Giusto dunque proseguire sulla strada del gioco. Difficilmente vedremo pochi goal nelle gare della Cairese, formazione che concede qualcosa consapevolmente per poter attaccare con più uomini. Il mercato ha stravolto il volto della squadra in termini di giocatori ma è stata mantenuta la filosofia offensiva dell’allenatore. Gioco in ampiezza e coraggio sono il mantra di Alessi. Poche pressioni e obiettivi nel medio termine. La Cairese proverà senza assilli a bruciare le tappe.

Finale, montagne russe ma Ferraro vede segnali positivi in chiave salvezza

L’estate del Finale è stata tutt’altro che tranquilla. All’inizio sembrava che Pietro Buttu sarebbe rimasto. Poi, il direttore Viviano Rolando e il mister si sono “scambiati la maglia” con Roberto Belvedere e Flavio Ferraro. Ex finalesi ad Albenga, ex bianconeri al Finale. La squadra ha perso diversi pezzi pregiati, alcuni direzione Cairese, alcuni direzione Albenga e Debenedetti direzione Genoa. La rifondazione è dunque partita tardi e senza un budget elevato. Si punta sull’esperienza dell’allenatore, dimostratosi proprio ad Albenga bravo in situazioni emergenziali, sul lancio di qualche altro giovane e sull’apporto dei più esperti: il portiere Illiante, l’eterno capitano Scalia e il bomber ex Pietra Elvis Metalla.

Mister Flavio Ferraro: “La strada è quella giusta”

La Coppa Liguria ha confortato il mister, sebbene rimanga alla ricerca di qualche pedina esperta. La squadra ha vinto 3 a 0 contro l’Arenzano, una diretta concorrente, e perso 4 a 2 contro la Cairese degli ex Andreetto, Galli e Fabbri. Prime uscite che dunque sembrano dare più fiducia all’ambiente per provare a centrare una salvezza che varrebbe come la vittoria di un campionato.

Albenga, entusiasmo alle stelle

Il presidente Marinelli: “Prima o poi vi riporto in Serie D o C”

Se gli ultimi mesi in casa Cairese e Finale sono stati movimentati, che dire dell’Albenga? Dal termine del campionato fino ai primi di luglio ha tenuto banco il passaggio di consegne tra la famiglia Colla-Fantino e l’ex numero uno del Savona Simone Marinelli. Tra i sostenitori ingauni l’entusiasmo ha preso il posto della delusione per l’epilogo del corso societario precedente.

Vale solo parzialmente il discorso fatto per il Finale. La squadra è stata fatta in poco tempo ma qui il budget investito è stato ben superiore visti i giocatori che sono rimasti e quelli che sono arrivati. L’Albenga forse non parte in pole position nella griglia di inizio stagione, ma la volontà è comunque quella di ronzare attorno alle prime posizioni. La formazione può contare su giocatori noti a mister Buttu come Sogno, De Benedetti e Scarrone ma anche su profili “esotici” di grande interesse come la punta De Sousa e il portiere Radu.

La rotta è stata tracciata dal nuovo presidente in occasione della presentazione. Obiettivo difficile ma possibile quest’anno. A metà del guado si vedrà se questo Albenga è già pronto per lottare fino alla fine o se servirà qualche accorgimento ulteriore.

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