Pesante

Duro attacco di Renzi a Conte: “È un mezzo uomo, usa un linguaggio da mafioso della politica”

Il leader di Italia Viva era oggi all'Acquario di Genova. Governo col centrodestra? "Meloni non è come Bucci". Toti? "Quando arrivano le elezioni torna sempre all'ovile.."

Liguria. “Sapete cosa ha detto Conte oggi a Palermo? ‘Renzi venga qui senza scorta a dire che vuole togliere il reddito di cittadinanza’. È un linguaggio clientelare, sta facendo voto di scambio. Cosa stai facendo, Giuseppe Conte? Stai minacciando violenza fisica? Ti devi vergognare, sei un mezzo uomo. Questo è un linguaggio da mafioso della politica“.

È il durissimo attacco sferrato da Matteo Renzi, leader di Italia Viva, durante un incontro elettorale all’auditorium dell’Acquario sul tema del modello Genova. “Renzi deve fare una cosa, venga, finalmente senza scorta, in mezzo alla gente a parlare, ad esporre le sue idee – aveva detto il leader del M5s in Sicilia -. Venga a dire che in Italia non occorre un sistema di protezione sociale. Venga a dirlo e non si nasconda”. Giuseppe Conte è atteso a Genova lunedì prossimo per un comizio in piazza Palermo.

Ad accogliere Renzi all’Acquario ci sono tra gli altri i capilista Raffaella Paita e Cosimo Maria Ferri, l’assessore Mauro Avvenente e il sindaco Marco Bucci, presente ormai senza sorprese agli eventi dei centristi. Ma sull’ipotesi di replicare il “modello Genova” politico a Roma, l’ex premier frena: “Noi siamo alleati con un sindaco che sta governando bene, con assessori che stanno governando bene, con una scelta su Genova”. Quindi se Giorgia Meloni governasse bene ci sarebbe un margine di possibilità? “Bucci è stato appoggiato fin dalla campagna elettorale, Meloni non ha avuto nessun tipo di appoggio in campagna elettorale. Bucci che governasse bene lo abbiamo visto, sarei molto felice che Meloni governasse come Bucci, ma ho l’impressione dai primi segnali che non sia così, non solo per i litigi interni ma anche per lo spessore personale”.

Meno amichevoli i rapporti col governatore Giovanni Toti, che sembrava sul punto di avvicinarsi al “Terzo Polo” prima di riconfermarsi nella coalizione di centrodestra. E Renzi non gli risparmia una frecciata: “Il mio amico Giovanni Toti si avvicina sempre quando non è in campagna elettorale. Poi, quando è in campagna elettorale e sente profumo di seggi sicuri torna sempre all’ovile. Siccome non ho niente contro di lui gli lancio un grande ‘in bocca al lupo’. Ma uno che fa una lista che si chiama ‘moderati’ e sta con la Fiamma e la Meloni… un moderato non vota la Fiamma, un riformista non vota Di Maio”.

D’altra parte c’è chi teorizza che Renzi (e Calenda) siano pronti a tendere un trappolone al centrodestra per non permettergli di governare all’indomani delle elezioni. “L’obiettivo per il 2022 è essere decisivi per il Parlamento, ma se non lo saremo costruiremo un’opposizione civile al governo Meloni. Le maggioranze crollano quando litigano dall’interno, se uno è maggioranza la minoranza non può fargli niente”, taglia corto l’ex sindaco di Firenze. Che esclude “assolutamente” un’alleanza futura col centrosinistra: “Le intese vanno fatte prima e non dopo. Non ho nessun problema con Enrico Letta, anche se lui è leggermente ossessionato da me. Credo che Letta stia sbagliando tutto. Abbiamo una campagna elettorale in cui la destra fa a gara a chi spara la flat tax più bassa. A fronte di questa mirabolante lista di promesse cosa fa il Pd? Dicono: aumentiamo le tasse con l’imposta di successione. Geniale direi. Il Pd che vuole il reddito di cittadinanza e archivia il jobs act non è che sta cambiando idea, deve cambiare nome: si chiamano Cinque Stelle”.

Detto questo, io nell’ultima settimana farò di tutto perché Meloni non vinca le elezioni – conclude Renzi -. Noi non siamo per la Meloni, noi siamo perché si prenda il 10% e con il nostro 10% si sia decisivi in parlamento. Dal clima che vediamo anche in Liguria è un risultato alla nostra portata. Tanti di Forza Italia che non vogliono votarla per la Meloni votano per noi. Tanti del Pd che non vogliono più votarlo per Di Maio e Fratioianni voteranno per noi. Vedrete che saremo la sorpresa“.

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