Vado Ligure. Il 6 ottobre si terrà un incontro in Provincia sulle crisi industriali del savonese. E’ stato accolta la richiesta da parte dei sindacati, preoccupati per la situazione congiunturale del sistema produttivo e sulle vertenze che aspettano ormai da troppo tempo una soluzione definitiva.
Il tavolo di coordinamento si riunirà anche su richiesta del Comune di Vado Ligure. A precedere questo appuntamento, l’incontro di oggi pomeriggio organizzato dal consigliere comunale di Vado Pietro Bovero sulla crisi di Sanac nella sala consiliare del Comune. Presenti i lavoratori, il sindaco Monica Giuliano, il vice sindaco Fabio Gilardi, il consigliere comunale di minoranza Pietro Bovero, il segretario provinciale di Cgil Andrea Pasa e il segretario cittadino del Pd Alessandro Oderda.
La scorsa settimana il ministro del lavoro Andrea Orlando ha fatto visita al sito vadese e anche allo stabilimento della Bombardier dove ha incontrato sindacati e lavoratori. Per Sanac resta una prospettiva di forte incertezza sul futuro produttivo e il mantenimento dei livelli occupazionali. Il credito con Acciaierie d’Italia è di 30 milioni. Sono coinvolti 80 lavoratori.
“I lavoratori di Sanac non meritano questo, è un delitto lasciarli a casa. E’ un grave danno per Vado e per l’indotto. Molte autorità, a partire da Regione, si defilano. Dobbiamo avere il coraggio di affrontare questa situazione”, ha commentato il consigliere Bovero.
Dal segretario provinciale Andrea Pasa una frecciata rivolta ai governi degli ultimi anni: “Nessun partito è riuscito a risolvere la questione. Le istituzioni locali non possono risolvere i problemi, ma possono interloquire con il ministero. C’è un cortocircuito tra i territori e i ministeri che passano per la poca autorevolezza di Regione Liguria quando si parla di crisi industriali. Abbiamo richiesto alla Provincia di Savona di costruire un tavolo provinciale di sviluppo”.
Il sindaco di Vado Giuliano senza mezzi termini tira in ballo il governo: “Gli indirizzi industriali li dà una nazione. Il problema nazionale esiste, dire che non esiste sarebbe un’utopia. In questa provincia grazie a uno sforzo dei territori alcune filiere si sono sviluppate, dove abbiamo potuto incidere come Comune, come quella portuale”.
“Come ente territoriale abbiamo fatto certe scelte, quello che posso fare insieme ai sindacati è un’azione diretta di sollecitazione e individuare le soluzioni, che necessitano però di un intervento nazionale, non si risolve nella provincia di Savona, bisogna andare oltre. Altrimenti ci raccontiamo delle storie“.