Allarme

Crisi industriali e nuova cassa integrazione, sindacati savonesi chiedono tavolo urgente

Cgil, Cisl e Uil preoccupati sugli scenari per il sistema produttivo e manifatturiero savonese

industria artigianato

Provincia. La richiesta di costituzione e convocazione di un tavolo sullo “Sviluppo Economico Locale”. E’ stata avanzata dai sindacati Cgil, Cisl e Uil in merito alla situazione di crisi industriali, alle vertenze aperte e ancora senza soluzione, con la spada di Damocle dei rincari energetici che si stanno abbattendo sul sistema produttivo e manifatturiero della nostra provincia.

La presa di posizione è stata indirizzata a Regione, Provincia di Savona, Unione Industriali e Comuni interessati.

“Alla luce della difficile situazione economica, produttiva e sociale nella quale l’intero Paese rischia seriamente di precipitare a causa dell’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime con conseguenti ricadute negative in termini di continuità lavorativa per migliaia di lavoratrici e di lavoratori della nostra Provincia, già fortemente provati dalle tante, troppe crisi industriali che non hanno ancora trovato una soluzione definitiva, nonché in considerazione delle straordinarie opportunità di sviluppo del territorio non ancora adeguatamente valorizzate, le segreterie territoriali di Cgil, Cisl e Uil di Savona sono a chiedere urgentemente la convocazione e la costituzione di un tavolo locale–provinciale finalizzato a condividere linee di intervento e strategie da mettere in campo con il prossimo Esecutivo”.

“Quanto sopra si rende necessario anche rispetto alle ultime notizie relative alla possibile apertura di nuove procedure di cassa integrazione per lavoratrici e lavoratori di alcuni comparti strategici dell’economia del nostro territorio e che coinvolgono un numero significativo di occupati”.

“Vogliamo calendarizzare la riunione alla presenza dei sindaci dei Comuni interessati dalla crisi industriali più complesse, come da indirizzo, della Regione Liguria e dell’Unione Industriali di Savona” concludono.

E la Fiom-Cgil savonese aggiunge: “La situazione infatti, già caratterizzata nell’immediato periodo post emergenza covid da un aumento del costo delle materie prime nonché molti componenti necessari per la produzione industriale, ed in molti casi da un ritardo nella ricezione dei materiali stessi da parte delle aziende, è ulteriormente aggravata dalle dinamiche sviluppatesi con il conflitto in Ucraina che hanno appunto determinato i rincari energetici che si stanno abbattendo sulle famiglie e sul sistema produttivo”.

“Nei settori metalmeccanici si susseguono purtroppo ormai quotidianamente a livello nazionale notizie di aziende, particolarmente quelle definite energivore, in grave difficoltà per le ragioni sopra citate. Nel nostro territorio, anche se nessuna delle principali realtà produttive ha ancora deciso di ricorrere ad ammortizzatori sociali, tutte le aziende con cui ci siamo confrontati lamentano un rilevantissimo aumento dei costi di produzione, con quindi possibili ricadute negative in termini di continuità lavorativa per migliaia di lavoratrici e di lavoratori”.

“Se si inserisce questo scenario in un contesto caratterizzato da vertenze industriali che non hanno ancora trovato una soluzione definitiva (la necessità di definire la vendita di Piaggio Aerospace in amministrazione straordinaria da ormai quasi quattro anni ad un soggetto industriale in grado di assicurare un solido piano industriale per tutti i lavoratori e tutte le attività del Gruppo, la situazione di LaerH che di Piaggio è fornitore strategico, la concretizzazione del piano industriale di Alstom per il sito Bombardier di Vado Ligure che passa attraverso definizione del finanziamento ministeriale per l’investimento necessario al mantenimento ed allo sviluppo dell’unità produttiva ed infine, solo per citare le più rilevanti vertenze aperte nei settori metalmeccanici, l’individuazione ufficiale del nuovo stabilimento Semar che ha rilevato lo scorso maggio le attività di Schneider) si capisce come si debba fare tutto ciò che territorialmente è possibile fare per difendere il patrimonio produttivo ed occupazionale legato all’industria ancora presente nella nostra provincia”.

“Inoltre, la costituzione di questo tavolo dovrebbe servire per individuare le azioni da mettere in campo una volta che sarà insediato il prossimo Governo. Crediamo che in ballo ci siano il futuro e la tenuta sociale del nostro territorio” conclude il sindacato savonese.

Ecco il dettaglio del report elaborato dai sindacati: DOSSIER AGOSTO 2022

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.