Liguria. “Non molti prestano la dovuta attenzione alla pesante situazione per non dire al crollo economico del nostro settore agricolo nazionale. Una crisi che oltre i dati economici puo’ portare disastri dal punto di vista ambientale e creare rapidamente una bomba sociale concentrata nelle nostre campagne e nel nostro entroterra. I motivi della crisi sono fin troppo evidenti: aumento vertiginosi dell’energia elettrica, aumento insostenibile dei carburanti anche a prezzi agevolati, aumento fuori controllo di concimi ed ogni tipo di fertilizzante”. A dirlo sono Simona Simonetti e Luca Amato (Coportavoce Verdi Liguria), Carla Nattero (Coordinatrice Sinistra Italiana Liguria), Marco Chiriaco (Candidato alla Camera dei Deputati).
“I costi completamente fuori mercato dei mangimi e delle fienagioni e gli alpeggi disseccati dalla siccità stanno imponendo la vendita in massa del nostro patrimonio zootecnico con le aziende che smettono di produrre o vanno ad un carico di bestiame minimo – proseguono -. I costi dei prodotti per la floricoltura ed orticoltura a partire dai film plastici per i tunnel sono enormemente aumentati. Tutto ciò avviene in una dinamica dove le filiere di commercializzazione sono sempre più opache e le aziende pur assistendo ad un vertiginoso aumento dei prezzi applicati ai consumatori nel contempo non riescono a garantirsi un minimo margine positivo per il proprio lavoro. Se l’agricoltura crolla potrebbero desertificati diverse aree del nostro paese, praticamente rottameremo il sistema del made in Italy agroalimentare uno dei pilastri economici delle nostre esportazioni all’estero”.
“Sarebbe una bomba sociale con centinaia di migliaia di posti di lavoro diretti a cui aggiungere tutte le altre migliaia dell’indotto dei servizi e delle trasformazioni dei prodotti agricoli – continuano -. Infine una bomba ambientale che si attiverebbe con l’abbandono di milioni di ettari al degrado nelle campagne e nelle fasce collinari mentre nelle aree periurbane si assisterebbe probabilmente ad un nuovo devastante attacco della speculazione edilizia. Questo è uno scenario che non ci auguriamo ma è purtroppo tra quelli possibili nei prossimi anni se qualcuno non prenderà a cuore le sorti del nostro settore economico agricolo che non a caso si chiama settore primario in quanto da esso discendono tutti gli altri processi economici”.
“La sensazione è che ad un certo tipo di circuiti economici internazionali una agricoltura italiana smantellata e quindi un paese Italia depotenziato tutto sommato possa andare bene e questo sta avvenendo senza una nostra classe politica che si schieri con decisione per la tutela del settore che spesso è utilizzato come merce di scambio in altre partite internazionali. Torniamo alla domanda iniziale: a qualcuno interessa l’agricoltura italiana e per quanto riguarda il nostro territorio a qualcuno interessa l’agricoltura Ligure ancora più in equilibrio delicato e precario? In attesa di risposte serie si può dire che l’agricoltura si difende con una idea ed un progetto d’insieme, il settore deve essere diversificato aprendolo alle nuove energie, modernizzato e reso ancor più sostenibile dal punto di vista ambientale, devono essere fornite quelle risorse tecniche ed economiche d’investimento senza grovigli inestricabili di burocrazia che spesso hanno vanificato gli investimenti”.
“Gli stessi problemi che hanno caratterizzato questi ultimi anni dei Programmi di Sviluppo Agricoli cofinanziati dall’Unione Europea e dalle Regioni italiane. L’agricoltura italiana sta già cambiando: progetti pratici estremamente innovativi di economia circolare mostrano la possibilità di decisa riduzione dell’impatto ambientale. Si coltiva tutelando la biodiversità e producendo di più con maggiore qualità e a costi più accessibili. Come nel progetto Farming For Future. Gli agricoltori Liguri – concludono – sono tra i soggetti più impegnati nella salvaguardia ambientale del nostro territorio e l’alleanza Verdi Sinistra intende partecipare alla loro difesa ed alla difesa del settore economico richiedendo tutti i provvedimenti necessari per la sua conservazione”.