Foto dai profili social del ASD New Bragno Calcio
Bragno. Una stagione difficile quella che dovrà affrontare la squadra di Monte. Il tecnico è riuscito a guidarla alla salvezza lo scorso anno, tuttavia il livello tecnico della Promozione si è alzato per la presenza di svariate compagini di spessore.
La gara d’esordio di domani sarà contro la neopromossa Carcarese, che però non ha mai nascosto le sue ambizioni nel ben figurare sin da subito. Partire subito farebbe bene all’ambiente, da poco arricchito dall’arrivo dell’esperto Fabio Moretti in prestito dalla Cairese.
Ma gli innesti sono stati diversi e uno di questi è un “giovane esperto” per mentalità: Fabio Ghibaudo, classe 2004 da qualche anno fuori regione in squadre importanti come Cittadella, Fossano e Folgore Caratese.
Il suo approdo in biancoverde rappresenta un passo per crescere, non uno indietro: “Conoscevo mister Monte e si era sparsa la voce che fossi libero. A quel punto la società mi ha contattato mostrandomi grandissimo interesse, dandomi tutta la fiducia possibile per spingermi ad accettare questo progetto. Scendo di categoria, nonostante avessi altre proposte maggiori, ma ho la testa alta perché sarà un campionato difficile e a 18 anni ho bisogno di giocare con continuità. Voglio ringraziare lo scouting che mi ha seguito, Davide Campisi, per aver permesso il buon svolgimento della trattativa, voglio fare bene anche per lui. Dedico tutto il mio tempo nel cercare di migliorarmi sia fisicamente sia tecnicamente“.
Un ambiente che Ghibaudo definisce in più modi: “Sano, pulito, felice, serio e di cuore. Insomma, un posto che mi piace perché bisogna sempre fare tutte le cose con il massimo impegno. I miei compagni mi hanno accolto subito molto bene, li ringrazio perché hanno capito che io sono arrivato per crescere e dare il mio contributo alla causa. Il mister è un grande uomo, una persona che stimo davvero tanto per il suo metterci sempre la faccia e la passione che ha. Voglio dimostrargli tutto quello che sono, penso di star iniziando a mostrarglielo”.
Ma che ruolo avrà il Bragno nella prossima stagione? “Più che un ruolo, noi abbiamo un dovere: essere tutti affamati ogni domenica, lottando ogni pallone con il cuore. Dove non arriva la tecnica ci arriva il sacrificio e l’impegno. Secondo me questo sarà un campionato che ha più di Eccellenza invece di una Promozione. In maniera realistica l’obiettivo è la salvezza, ma abbiamo qualità umane che sono virtù di pochi“.
Dopo una lunga trafila nelle giovanili del Savona, la chiamata del Cittadella lo fa spostare dalla Liguria: “Io sono andato fuori casa a 16 anni appena compiuti, la mia prima volta da solo. Certo, già l’esperienza con la Sampdoria mi aveva iniziato a formare, ma in quegli anni sono cresciuto innanzitutto come ragazzo, poi come calciatore. Purtroppo l’avventura non è andata come doveva andare, per via di diversi infortuni che mi hanno penalizzato. Avevo firmato per tre anni ma non avevo intenzione di rimanere in una società dove non posso giocare, nonostante avessi passato dei momenti importanti. Allora sono andato a Fossano fino a fine ottobre e successivamente alla Folgore Caratese in Juniores Nazionale prima, con la Prima Squadra poi”.
E allora ecco perché per Ghibaudo questa nuova avventura avrà un valore particolare: “Mi considero un giocatore duttile, posso fare il terzino o il centrale mettendomi a disposizione del mister. Poi naturalmente dovrò portare rispetto ai grandi, crescere e aiutare la squadra con tutte le esperienze che ho fatto e mi hanno portato un po’ di maturità in più. Io sono un ragazzo vive per il suo corpo, per la sua testa e per la sua salute. Dedico tutto il tempo a ricercare il miglior lato di me stesso, che voglio sia il mio punto in più che possa essere utile. Continuando a lavorare in questo modo potrò togliermi grandi soddisfazioni. Ora sono qui in Promozione, felice e orgoglioso di essere a Bragno“.