Estate 2022

Balneari, stagione record ma con l’incognita aste: “Chiediamo certezze dal prossimo governo”

Confermati i dati pre-Covid e spiagge prese d'assalto, ma ora per gli operatori rimane la situazione di incertezza legislativa

balneari bagni marini

Liguria. Per gli stabilimenti balneari savonesi è stata una stagione record per presenze sui lidi della riviera ligure. La conferma arriva dal sindacato SIB-Bagni Marini: solo il maltempo di fine agosto e il cambiamento climatico di settembre ha rovinato gli afflussi previsti per la fine dell’estate 2022, ma i numeri consolidano la fase di ripartenza e rilancio del settore.

“Siamo tornati ai dati pre-Covid e il tutto esaurito di agosto e gli arrivi di giugno e luglio hanno dato una boccata d’ossigeno a tante imprese familiari della nostra provincia” afferma il presidente Sib-Confcommercio Enrico Schiappapietra.

“Peccato per i giorni di fine agosto e inizio settembre, con qualche giornata di brutto tempo che ha limitato le prenotazioni, ma l’andamento della stagione è stato senz’altro positivo. Senza dimenticare, però, che il meteo durante l’estate è stato fantastico, in tutti i sensi… considerando che già da maggio le strutture balneari erano già attive“.

“Siamo molto soddisfatti del ritorno degli stranieri, in particolare dal tradizionale bacino europeo, in una estate nella quale sono mancati i turisti dell’est e del mercato russo, che avevano numeri non elevati ma che generavano un indotto economico significativo a livello di capacità di spesa”.

Ora, però, con la stagione estiva al capolinea si prospetta l’incognita delle aste e di quanto era stato indicato con l’ultimo Ddl sulla Concorrenza: “I balneari sono stanchi di essere considerati imprese a scadenza… E’ ormai 15 anni che viviamo con la spada di Damocle della Bolkestein e considerata la situazione economica generale e di crisi chiediamo finalmente certezze, chiunque vinca le prossime elezioni politiche“.

“Veniamo da anni di mareggiate e Covid, tra l’altro, per questo vogliamo avere un quadro legislativo chiaro e definito, che possa tutelare le imprese familiari e i livelli occupazionali del settore”.

“E’ indispensabile tracciare una linea definitiva sulla questione, anche per consentire di progettare investimenti e un continuo rinnovamento dell’offerta balneare: tanti gli operatori che, nonostante le incertezze, hanno saputo rinnovarsi con nuovi servizi e attrattive sulle spiagge, non possiamo disperdere questo patrimonio economico e produttivo” conclude.

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