Prospettiva green

Alleanza Verdi Sinistra: “Le comunità energetiche sono la risposta alla crisi del gas”

"La Regione si attivi sui bandi e procedure di finanziamento, semplificando le autorizzazioni"

centrale biomasse sassello

Liguria. “Le “Comunità Energetiche Rinnovabili” (CER) sono associazioni costituite da Enti Pubblici, Aziende, attività commerciali, privati cittadini, che si dotano di infrastrutture capaci di produrre energia elettrica utilizzando fonti rinnovabili. Con il meccanismo dell’autoconsumo si attua un modello di condivisione grazie a forme collaborative basate sul sistema di scambio locale di energia elettrica”.

Lo affermano Walter Sparso, Gabriella Branca, Roberto Delfino, Gabriello Castellazzi e Loredana Gallo di Alleanza Verdi Sinistra, con il tema della riconversione energetica “green” al centro della campagna elettorale.

“I loro obiettivi sono: lotta allo spreco energetico e condivisione di energia ad uso domestico (o per le comunità e le imprese) a prezzi vantaggiosi, con il risultato di ridurre in modo significativo la CO2 nell’ambiente”.

“Con il Decreto Legge “Milleproroghe” del 2019 (che ha recepito la Direttiva Europea RED II), si potrà giungere anche in Italia al 2030 una quota del 32% di energia ottenuta da fonti rinnovabili. La novità degli ultimi importanti provvedimenti normativi è che si potrà procedere all’ampliamento del perimetro di aggregazione CER oltre il limite di 200 Kw di potenza e realizzare impianti fino a 1Mw”.

“Il PNRR(Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) per questa finalità ha previsto 2,2 miliardi di Euro di finanziamenti a tasso zero, fino al 100% dei costi ammissibili. Il risultato significativo è che i singoli cittadini potranno diventare produttori di “energia rinnovabile” abituandosi all’idea della condivisione: infatti se viene prodotta energia oltre la necessità dell’autoconsumo, la si potrà cedere ad altri nell’ambito della stessa zona di mercato” aggiungono.

Secondo Legambiente in Italia ci sono 35 CER costituite (in Germania 130 sono già operative): “Fortunatamente anche le compagnie elettriche iniziano a costituire società specializzate nel fornire servizi per la creazione di queste “comunità”, ed è necessario perchè, purtroppo, molti Comuni non conoscono questa opportunità o, una volta consapevoli dei vantaggi delle CER, non sanno a chi rivolgersi per attivarle”.

“L’Università di Pisa nel prossimo anno accademico 2022-23 avvierà appositi “master” sulle Comunità Energetiche ed è già da oggi disponibile ad informare tutti coloro che chiedono aiuto per avviare le procedure burocratiche necessarie ad ottenere i finanziamenti”.

“I vantaggi delle CER sotto il profilo ambientale sono evidenti: si diffonderanno in modo esponenziale le produzioni di energia rinnovabile (in particolare da fotovoltaico) e, grazie agli incentivi, per ogni Kw di energia condivisa non si dovranno più sostenere i costi di acquisto”.

“Un meccanismo virtuoso che contribuirà a combattere la “povertà energetica” rafforzando il tessuto sociale in quanto tutti i soci si renderanno protagonisti di un processo di transizione energetica consapevole”.

E ancora: “In Italia, secondo i dati Legambiente, sono attualmente operative già 20 CER e lo studio dell’ “Energy&Strategy Group”, grazie alla nuova normativa, entro il 2025 saranno create 20.000 nuove CER. In Liguria queste comunità non esistono ancora e il Consiglio regionale solo il 22 febbraio scorso ha approvato all’unanimità una risoluzione avente per oggetto la “Promozione dell’istituzione delle “Comunità Energetiche”, impegnando la Giunta a produrre una legge utile a rendere concrete le novità previste dallo Stato”.

“In altre Regioni sono già attive alcune CER che fanno capo a piccoli Comuni, con ottimi risultati. La prima è stata creata nel Comune di Magliano Alpi (Provincia di Cuneo) con il risultato di far risparmiare circa il 30% sui costi dell’energia elettrica”.

“E’ quindi urgente che anche l’amministrazione ligure attivi i necessari “bandi” con le modalità di concessione dei finanziamenti, cercando di semplificare le autorizzazioni”.

“Il fabbisogno di gas polarizza i consumi energetici sul versante elettrico (oggi ancor di più per la nefasta guerra in corso) ed è quindi necessario ridurre i prelievi dalla rete nazionale attuando sistemi di autoproduzione con accumulo”.

“Anche il Comune di Savona, primo in Liguria, sta valutando la possibilità di promuovere concretamente, e in tempi brevi, una CER che potrà diventare esempio per le altre amministrazioni liguri”.

“D’altra parte la gravissima crisi energetica ed economica che stiamo affrontando dimostra l’essenzialità dei temi che l’Alleanza Verdi Sinistra ha posto nel proprio programma per le prossime elezioni politiche: sostenibilità, giustizia sociale e tutela dell’ambiente sono tutti aspetti che riguardano ognuno di noi ed il futuro del pianeta”.

“Il tempo per rendersi consapevoli ed attuare politiche corrette con obiettivi consoni alla conservazione della vita della terra è questo: se non ora, quando?” concludono gli esponenti di Alleanza Verdi Sinistra.

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