Liguria. Ancora niente stato d’emergenza per la siccità in Liguria. Il via libera al provvedimento era atteso dal Consiglio dei ministri di ieri pomeriggio, lo stesso che ha deliberato la ricapitalizzazione di un miliardo per l’ex Ilva, ma alla fine la misura non è stata approvata. “Dal dipartimento nazionale ci hanno detto che è già in ordine del giorno per la prossima seduta – riferisce l’assessore regionale alla Protezione civile, Giacomo Giampedrone – quindi presumibilmente arriverà la settimana prossima”.
Il commissario all’emergenza sarebbe il governatore Giovanni Toti che un mese fa aveva firmato la richiesta al governo con 10 milioni di euro di interventi emergenziali condivisi con gli enti gestori del servizio idrico integrato. Tra questi ci sono la posa o sostituzione di tubazioni, lavori per l’interconnessione di reti, il potenziamento degli impianti, ripristino di pozzi, effettuazione di trasporti con autobotti, installazione di serbatoi provvisori, la realizzazione di mini invasi. La parte più consistente riguarda la città metropolitana di Genova (3,9 milioni), seguita da Imperia (2,7 milioni), Savona (2,2 milioni) e La Spezia (1,3 milioni).
Aumenta intanto la conta dei danni per l’agricoltura.
All’interno di uno studio presentato il 25 ottobre 2021 a Genova dalla fondazione Cima e condotto da una dottoranda dell’Università di Genova, Anna Napoli, sono stati evidenziati quelli che saranno gli effetti del cambiamento climatico sulla Liguria nei prossimi 50 anni.
Secondo la ricerca in questione, durato tre anni e realizzata grazie al database di Arpal, nei prossimi anni il Ponente ligure andrà incontro ad una crescente siccità, mentre il levante dovrà fare i conti con precipitazioni brevi ma sempre più intense. L’aumento presunto delle temperature è stimato tra 1 e 3 gradi a seconda della stagione, tanto che d’inverno la neve, anche nell’entroterra, sarà di conseguenza sempre più rara, con un periodo di innevamento invernale che potrebbe accorciarsi addirittura di un mese.
E se sull’emergenza siccità la richiesta ligure di stato emergenziale resta ancora in stand by, nel Decreto Aiuti Bis sono state le proposte del Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Stefano Patuanelli per rispondere alle criticità del settore dell’agricoltura e della pesca dovute all’emergenza siccità, oltre a una serie di provvedimenti su energia, gas e carburanti.
“Sono state recepite le nostre sollecitazioni affinché si eviti il collasso delle imprese agricole, strette tra rincari e siccità” ha detto CIA – Confederazione Italiana Agricoltori: nuove agevolazioni fiscali sul gasolio agricolo, che si spera possa essere utilizzata dagli agricoltori anche oltre la scadenza prevista del 31 dicembre 2022, per renderne maggiore l’efficacia.
“Una boccata d’ossigeno per tutte le aziende agricole, a parziale compensazione dei maggiori oneri energetici causati dalle ripercussioni della guerra in Ucraina. La proroga del tax credit ha dimostrato che il settore primario è in cima alle priorità del Governo e riveste un ruolo di primaria importanza per la crescita economica del Paese”.
Tuttavia la siccità rimane vera emergenza di questa estate 2022: a preoccupare anche l’ondata di caldo in arrivo e una stagione estiva ancora rovente, che potrebbe aumentare le criticità: oltre alle unità di crisi sul fronte istituzionale, prosegue il costante monitoraggio a livello locale su quantità e qualità del servizio e approvvigionamento idrico, con relativi accertamenti su tubazioni, collegamenti e impiantistica.