Memoria

Savona ricorda gli attacchi fascisti di cent’anni fa: “Fondamentale conservare la memoria” fotogallery

Corteo da piazza Chabrol e inaugurazione della targa commemorativa

Cent'anni dall'assalto fascista a Savona

Savona. A cent’anni dall’assalto fascista al Comune di Savona e alla Camera del Lavoro è stato organizzato un corteo con partenza alle 18.30 da piazza Chabrol passando per via Pia e via Sacco. E’ seguita poi l’inaugurazione della targa commemorativa a cura del Comitato cittadino della Resistenza antifascista di Savona e della Fondazione Centofiori e gli interventi del Sindaco Marco Russo, del Segretario Generale della Camera del Lavoro Andrea Pasa e del professore Giuseppe Milazzo.

La manifestazione è nata dall’iniziativa del Comune di Savona, della Cgil con il Sindacato dei Pensionati, i sindacati di categoria e di tutte le associazioni democratiche che aderiscono al Comitato Cittadino della Resistenza Antifascista di Savona.

Presenti circa 300 persone, le cariche civili e militari, il sindaco di Savona e il prefetto.

“È un evento importante che ricorda eventi drammatici della nostra storia – ha detto il prefetto di Savona Enrico Gullotti -. Sono lieto che viviamo momenti ben diversi da quelli che hanno contrassegnato una fase storica. Democrazia e libertà sono l’essenza del nostro paese“.

“Ringrazio il prefetto e le autorità militari presenti, il comitato antifascista la fondazione Centofiori – ha dichiarato il sindaco di Savona Marco Russo -. Abbiamo detto varie volte che vogliamo coltivare la memoria e questo è un punto fondamentale. Bisogna vivere le date storiche come fossero le perle di una collana. Una comunità che conserva la sua memoria prende consapevolezza di sé ed è più pronta ad affrontare le sfide al futuro, non è volgere la testa indietro ma avanti e avere i piedi saldi.

Cs Cgil attacchi fascisti 4 agosto 1922

“Ogni momento buio e tragico ha avuto una reazione forte del mondo del lavoro. Rilanciare e costruire il valore del lavoro vuol dire impegnarsi tutti dalle organizzazioni sindacali alle istituzioni locali perché il lavoro sia più sicuro, meno precario e più retribuito”, ha aggiunto il segretario provinciale della Cgil Andrea Pasa a nome anche di Uil e Cisl.

Assalto fascista Savona
L'occupazione del palazzo del Comune di Savona - Foto tratta dal volume Savona nel primo decennale del regime fascista

LA STORIA

La città era tappezzata da manifesti in cui era riportato il divieto per il sindaco, i membri della giunta, i consiglieri comunali di andare in Comune e a 7 dirigenti politici fu ordinato di lasciare la città entro le le 20 del 5 agosto (il futuro Segretario del Partito Socialista Unitario Italo Diana Crispi, il Segretario del Partito Socialista Italiano Pippo Callandrone, il Presidente del Consorzio Sbarchi e Imbarchi Adenago Chiavacci, il Segretario del Consorzio Autonomo delle Cooperative Socialiste Ugo Alterisio, il Presidente dell’Ospedale San Paolo Pippo Callandrone, il Segretario della Camera del Lavoro Giovanni Michelangeli ed il dirigente comunista Lorenzo Moizo). E’ stato dato permesso di fare rientro a Savona dopo tre settimane previo giuramento di dimettersi dai rispettivi partiti, a non far più politica attiva.

La sera del 5 agosto invadono la Camera del Lavoro, vengono presi fotografie, giornali e documenti e portati in piazza della Maddalena dove vengono poi bruciati”, ha concluso.

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