Gatta da pelare

Savona Calcio, ecco mister Frumento: “Situazione drammatica, ma se una proprietà compra il logo significa che c’è interesse”

L'esperienza dell'ex tecnico della Veloce a disposizione della causa biancoblù: "Allenare qui è un onore. Tutti i miei giocatori avranno a cuore la maglia che indossano"

Generico agosto 2022

Savona. Il Vecchio Delfino ne ha passate tante nel suo nuotare per il mare del calcio. Tuttavia, la forte burrasca delle ultime settimane (a dire il vero più di una) ha reso sempre più tortuosa la sua rotta.

Le dimissioni di Grandoni, le voci su un grande numero di addii da parte dei giocatori (già Ilardo si è accasato altrove) e, come se non bastasse, è arrivato anche il forfait di Davide Girgenti.

La nuova proprietà ha quindi dovuto subito far fronte a questo ampio numero di problematiche, decidendo di muoversi immediatamente su una di queste: la questione allenatore.

Di fatto era già un argomento di discussione nei precedenti giorni, ma vista la lettera dell’ex tecnico dello Speranza il sodalizio ha dovuto necessariamente annunciare in modo repentino il suo successore.

Sarà Ermanno Frumento a guidare la squadra biancoblù, un portatore di esperienza e metodicità. L’entusiasmo di Frumento è alto, anche se è consapevole che questa potrebbe essere la sfida più complicata di tutte quelle che ha passato: “Io ho sempre avuto rapporti di amicizia fraterna con Simone Sinopia. Abbiamo sempre parlato di calcio, spiegandogli che quest’anno mi metteva veramente male proseguire alla Veloce per motivi personali. Essendo venuta a mancare mia moglie, per 4/5 mesi c’ero ma era come se non ci fossi. Quindi preferivo prendermi una pausa ma, dopo quello che è successo, due giorni fa ho ricevuto una telefonata dal sig. Maddalena. Se riesco a chiudere la mia carriera a 65 anni, allenando la squadra della mia città, non può che farmi un grande piacere“.

Non è una situazione tragica, ma drammatica: è il tempo che manca per fare qualsiasi cosa – sottolinea Frumento – Ho sentito diverse volte la proprietà al telefono e non amo esprimere giudizi sulle persone senza mai averle viste in faccia. Però mi sto chiedendo se della gente che per 25/30 mila euro ha rilevato il logo del Savona, non abbia un interesse vero. Loro con me sono stati sincerissimi: il punto chiave è lo stadio, il quale vogliono mettere a posto per fare delle manifestazioni. Di conseguenza c’è anche il Savona Calcio, che è vergognosamente in Prima Categoria“.

Quindi per l’ex tecnico granata è importante fidarsi ma, come detto, essere consci che: Sarà difficilissimo creare una squadra soltanto dignitosa, ma parlando anche numericamente. Manca poco alle partite ufficiali e sappiamo tutti com’è messo il Savona. Sono 34 anni che faccio l’allenatore e di giocatori ne conosco, ma i più tanti hanno firmato e oggi io non vado a fomentare delle situazioni che, se io fossi dall’altra parte, mi infastidirebbero. Vedremo di fare il possibile. Ad oggi penso di poter contare su 11/12 elementi, non di più“.

Ma quali sono i giocatori che hanno deciso di restare ugualmente in biancoblù? “Preferisco prima aspettare le firme e poi parlare. Al momento posso dire che ho avuto un contatto telefonico con Carlo Porta, che 15 anni fa facevo esordire in Prima Squadra ad Albisola. Lo conoscevo già come un ragazzo estremamente serio, ne ho avuto conferma anche ora. Comunque chi ha deciso di rimanere merita sicuramente l’appoggio dei tifosi e della società. Una situazione ambigua, la quale non ho capito bene come sia del tutto andata”.

La Prima Categoria va interpretata nel modo giusto. Frumento lo sa bene, avendola vinta e arrivando spesso a giocarsi la promozione alla fase finale: “Il problema di questo campionato è enorme ed è soltanto uno: c’è solo l’arbitro, non ci sono i segnalinee, e se questo è girato si può sputare/insultare/dare un calcio. Ci vogliono la testa, le gambe ed il cuore giusto per la Prima Categoria, perché giocatori di livello superiori qui fanno fatica a reggere tutto questo. Se poi si ha anche calciatori bravi tecnicamente, allora si ha una squadra per vincere“.

Un messaggio alla piazza non poteva mancare. Ermanno Frumento è un savonese e tifoso del Savona, quindi il momento è toccante anche per lui. Tuttavia, essendo carico per la sua ennesima sfida, vuole partire con i giusti presupposti motivazionali e umani: Avevo 10 anni quando mio nonno mi portava a vedere il Savona che vinceva il campionato di Serie C, mentre l’anno dopo in B ero uno di quelli che piangeva disperato in Piazza Diaz, durante quella maledetta domenica di maggio mentre sentivamo la radiocronaca di Catania-Savona (era il 1968). Allenare qui è un onore e so che c’è una tifoseria estremamente preoccupata e giustamente confusa. Io posso garantire che i giocatori che faranno parte del Savona avranno tutti a cuore la maglia che indossano, non a parole ma nei fatti”.

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