Savona. “Lo scorso consiglio comunale abbiamo assistito all’ennesima prova vigoressica di una maggioranza che non sa cosa vuole, ma sa che lo vuole subito. La votazione sullo spostamento del mercato cittadino è la prova più evidente di un provvedimento assunto più per ragioni di propaganda, che per una reale necessità della città e per dimostrare che ‘le cose, Noi, le facciamo‘. Che energia, che impeto, che decisionismo. Circa le conseguenze sul traffico, sul distanziamento sociale, sulla reale fruibilità per i cittadini, il mantra è che su tutto ‘vedremo, ci ragioneremo, lo riaffronteremo’. Insomma, la solita solfa usata per non rispondere mai nel concreto”. A dirlo è il consigliere comunale Massimo Arecco dopo l’ultima seduta del consiglio comunale e in merito allo spostamento dei banchi del mercato del lunedì che saranno trasferiti in via Paleocapa.
E commenta anche le discussione di altri punti all’ordini del giorno: “La retromarcia sul concorso per selezionare il nuovo direttore della pinacoteca e dei musei civici è da medaglia d’oro, anzi di bronzo – prosegue Arecco -. Accortosi del pasticciaccio combinato, incalzato da un ordine del giorno della minoranza, timoroso per le probabili conseguenze di un ricorso certo e sacrosanto, il Sindaco, con un trasformismo alla “Fregoli”, ha fatto ricorso all’unico rimedio possibile: annullare gli esiti della procedura e indire un nuovo concorso in autotutela. Meno male. E stavolta speriamo che le cose le facciano per bene. Su questo punto, la maggioranza, solitamente granitica, entusiasta e plaudente ‘sulla qualunque’ ed a prescindere, ha preferito glissare e passare oltre, anziché ammettere esplicitamente l’errore, ostentando indifferenza e snobistico distacco, per coprire una memorabile figuraccia: ‘noblesse oblige'”.
E Arecco – rivolgendosi al sindaco – ritorna sul ricorso nell’ambito della gara per la gestione della raccolta rifiuti in città e propone: “Visti i problemi generati dal ricorso su Ata, non sarebbe stato utile applicare la stessa, identica, procedura dell’autotutela anche per la gara di affidamento per la costituzione della newco? Questa sì che è una bella grana per la città, purtroppo. Non per il ricorso in sé, ma per le conseguenti, inevitabili lungaggini burocratiche che rischiano di affossare definitivamente ATA e impediscono di avere, in tempi brevi, una città pulita e linda. Capisco che la decisione richiederebbe determinazione amministrativa, idee chiare e ‘vision’, ma, nel frattempo, Savona non può permettersi di attendere ‘le calende greche'”.
“Capisco anche che ‘affrontare di petto’ il tema di Ata innescherebbe conseguenze perigliose per l’adorante maggioranza, del tipo: come mai si è rinunciato a partecipare ai bandi del Pnrr per realizzare un indispensabile centro di raccolta cittadino? Dove lo andremo a collocare? Come risolveremo il problema delle liquidazioni per tanti ex lavoratori di Ata? Cosa bisognerà fare affinché Ata, nel frattempo, non fallisca? Per tutti questi motivi è molto meglio ‘buttarla in caciara’, tirare a campare su tutto, programmare consigli comunali che durino ore ed ore proponendo in approvazione ‘la qualunque’, con variazioni di bilancio mescolate allo spostamento del mercato e regolamenti vari, infarcite di temi urbanistici, condite con le pale eoliche e chi più ne ha, più ne metta“.
“A quasi un anno dalla data delle elezioni i nodi iniziano a giungere al pettine per l’amministrazione e dopo mesi e mesi di facile propaganda è finalmente giunto (ahi loro) il momento di fornire risposte adeguate e, possibilmente, non viziate da ‘ansia da prestazione'”.