Lo stato e i cittadini

Ponte Morandi, altro che revoca della concessione ai Benetton: lo Stato ha comprato da loro e ora fa i lavori mai eseguiti fotogallery

Soprattutto sembra intollerabile il pagamento del pedaggio. In autunno una devastante ripresa dei cantieri

Liguria. Oggi, 14 agosto, non si può non ricordare l’anniversario del crollo del ponte Morandi. Chi scrive, ovviamente per quel che conta, sente il bisogno di ribadire alcuni concetti pur espressi di recente, ma che assumono un significato particolare alla luce delle celebrazioni in ricordo della tragedia e delle vittime.

Celebrazioni doverose, per carità, ma tante buone energie andavano forse accompagnate da più severi inviti ad Autostrade per l’Italia affinché faccia di più per ridurre i cantieri, per la sicurezza, soprattutto torni al metodo del transito gratuito anziché introitare ogni giorno un mare di soldi affidandosi all’escamotage del cashback che calcola i ritardi nei tempi di percorrenza e va comunque attivato. Se poi uno per sfuggire alle trappole dei cantieri scende sull’Aurelia e impiega tre ore per arrivare a casa, fatti suoi.

Ancora recentemente il nodo di Genova Ovest è stato a lungo bloccato mentre in autunno è prevista una ripresa dei cantieri devastante per turismo, porti e industria.

Il peccato originale non può essere cancellato. Davanti alle bare delle 43 vittime – i loro familiari sono gli unici a tenere con dignità dritta la barra della richiesta di giustizia – si gridò che bisognava togliere la concessione ai Benetton seduta stante.

Nulla di tutto questo. Lo Stato ha comprato Autostrade per l’Italia dai Benetton con bei soldoni nostri e adesso si fa carico dei lavori non eseguiti in precedenza, compresa l’installazione delle barriere fonoassorbenti il cui completamento è previsto per il 2028.

Insomma, giuste le celebrazioni, ma forse sarebbe necessario ricordare che Autostrade per l’Italia, cioè lo Stato, cioè noi, facciano molto di più per gli utenti-cittadini. Oggi sinceramente sa di presa per i fondelli.

In mattinata, durante le celebrazioni, sono poi arrivate parole chiare da Egle Possetti, presidente del Comitato dei familiari delle vittime. Ha definito “un restyling” il passaggio delle autostrade dai Benetton allo Stato e ricordato che dai Benetton non sono mai arrivate parole di scusa.

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