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Ospedale Albenga, Ciangherotti al sindaco: “Raccoglie firme con la maglia del partito che ha chiuso il ps. Da manicomio”

“Nel 2012 il centrosinistra ha chiuso il pronto soccorso. Tomatis, Arduino e Rapa negli ultimi mesi sono super attivi, ma in tutti questi anni dove hanno vissuto?”

Ciangherotti ospedale pronto soccorso

Albenga. “Ad Albenga, se non apriamo gli occhi, rischiamo di vivere un altro Truman show. Nel 2012 il Partito Democratico ha chiuso un pronto soccorso avviando la procedura di progressivo declassamento del nostro ospedale e, oggi, raccoglie le firme per chiedere al prefetto di intercedere con il presidente Toti per riaprire il pronto soccorso”. Lo scrive il consigliere e capogruppo albenganese di Forza Italia Eraldo Ciangherotti.

Ricorda il consigliere forzista: “Nel 2012, però, non si ricorda un attivismo così caricato e marcato né da parte dell’attuale presidente della Croce bianca, che oggi si siede a fianco del Partito Democratico per raccogliere le firme né da parte del ‘Fieuletto’ dei Caruggi Gino Rapa, che avrebbe dovuto attivare Antonio Ricci a reti unificate proprio come per le torri Consuegra, e che invece in solitaria avanza da solo”.

“La verità – spiega Ciangherotti – è che questa raccolta firme è una manovra per ripulire il Partito Democratico dalla pesante responsabilità di aver azzoppato definitivamente un ospedale e per consentire all’onorevole Franco Vazio una più agevole campagna elettorale in città. Se Riccardo Tomatis avesse avuto a cuore la città di Albenga prima ancora che le logiche di partito oltre al suo posto di lavoro (un centro salute che raccoglie diversi medici del Santa Corona in intramoenia), avrebbe certamente votato l’ordine del giorno del centrodestra per trasferire il pronto soccorso di Santa Corona ad Albenga, città più baricentrica per il ponente savonese, più accessibile per la viabilità e dotata di un ospedale nuovo e all’avanguardia. Purtroppo, però, quella sera, in Consiglio comunale, erano prevalse logiche di lobby e di portafoglio”.

“Oggi – prosegue – assistiamo a tavolate di consiglieri comunali seduti nelle piazze della città a raccogliere firme per fare propaganda elettorale (altrimenti le firme sarebbero state raccolte in ogni dove, senza la presenza dei consiglieri), molti dei quali accompagnati ed assistiti da persone provenienti da sedicenti associazioni che, quando fanno i leoni da tastiera sui social, non sanno neppure scrivere il verbo avere con l’Hacca quando serve e che pontificano sulla sanità locale parlando di Lea e mettendo in discussione leggi del nostro sistema sanitario nazionale senza conoscere i principi della gestione sanitaria. Questa contraddizione deve finire, da qui in avanti ogni giorno spiegheremo alla gente che il centro sinistra di Albenga sta prendendo in giro un intero comprensorio facendoli firmare su un pezzo di carta che ha il valore, né più né meno, della carta igienica”.

“Oggi assistiamo a tavolate di consiglieri comunali seduti nelle piazze della città a raccogliere firme per fare propaganda elettorale (altrimenti le firme sarebbero state raccolte in ogni dove, senza la presenza dei Consiglieri) accompagnati ed assistiti da persone provenienti da sedicenti associazioni che quando fanno i leoni da tastiera sui social non sanno neppure scrivere il verbo avere con l’Hacca quando serve e che pontificano sulla sanità locale parlando di livelli essenziali di assistenza e mettendo in discussione leggi del nostro sistema sanitario nazionale senza conoscere i principi della gestione sanitaria. Questa contraddizione deve finire. Da qui in avanti ogni giorno spiegheremo alla gente che il centrosinistra di Albenga sta prendendo in giro un intero comprensorio facendoli firmare su un pezzo di carta che ha il valore, né più né meno, della carta igienica”, conclude il capogruppo albenganese.

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