Incontro

“Nucleare tra pace e guerra”, confronto in Sala Rossa con Mario Agostinelli

Si è tenuto ieri pomeriggio l'incontro in Sala Rossa in Comune a Savona

Nucleare Sala Rossa

Savona. “Siamo in una fase drammatica. Accanto al mutamento climatico, c’è la vicenda delle migrazioni. La gente lascia i luoghi dove non riesce più a vivere”. Lo ha detto Mario Agostinelli, già segretario regionale CGIL Lombardia e vice presidente nazionale dell’Associazione “Laudato sì” al confronto in Sala Rossa del Comune di Savona su “Nucleare tra Pace e Guerra”. I lavori sono stati presieduti dall’assessore Gabriella Branca e introdotti da Dario Zucchelli promotore con Giorgio Ajassa e Roberto Rota del gruppo “Partigiani per la Pace”.

“Uno dei problemi che ci si pone oggi anche di fronte alla guerra è se ha senso usare le nostre risorse e nostre produzioni in oggetti che distruggono e uccidono indelebilmente la natura”, ha proseguito.

“Ci sono 6400 bombe atomiche in Russia, 6020 in America e altre 640 in altre sei nazioni. Ognuna di queste ha una potenza superiore a quella scoppiata a Hiroshima. Ricordo essere l’unico evento nella storia dell’universo in cui sono morti in un secondo 100mila esseri viventi. Queste bombe produrrebbero una situazione non recuperabile. Dietro alla deterrenza della potenza delle grandi armi c’è un impiego di energie e di risorse che ha succhiato redditi e ricchezza dalla popolazione mondiale e l’ha concentrata in pochissime persone”.

“È necessario un cambiamento che richiede lungo tempo. Serve una determinazione politica diversa da quella esibita in questa campagna elettorale”, ha concluso.

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