Roma. Sono i nostri robot con il cuore umano. E tirano fuori tutto l’amore del pubblico. Lo catturano al primo tuffo, lo esaltano con la prima occhiata, lo coinvolgono dalla prima bracciata. Le gambe sono alte ma i decibel della voce dei supporters lo sono ancora di più. Partono in cori al Parco del Foro Italico. Linda Cerruti e Costanza Ferro, “le gemelle liguri diverse”, conquistano la medaglia di bronzo nella finale del duet free. La quinta dell’Italia nel nuoto artistico agli Europei di Roma, la 46ª dell’Italia nella storia della manifestazione, la diciannovesima personale di Linda Cerruti, che tredici anni fa proprio qui a Roma, in occasione dei campionati del mondo, era la pre swimmer.
Come riporta Federnuoto.it, Linda e Costanza sono terze con 91.7000 punti (27.5 di esecuzione, 36.8 impressione artistica, 27.4 difficoltà). Nel preliminare di venerdì avevano ricevuto 90.6667 e ai Mondiali a Budapest erano state quarte con 91.3333. Le coppie in gara sono dodici e le azzurre entrano per ultime, dopo aver ammirato le gemelle ucraine Maryna e Vladyslava Aleksiva vincere con 94.7333 (94.3667 avevano nel preliminare) e osservato le gemelle austriache Anna Maria e Eirini Maria Alexandri (che sono addirittura tre considerando anche la riserva Vasiliki) classificarsi seconde con 93 (92.6000 nel preliminare).
I nostri robot, che alla fine della routine si riscoprono umani, si muovono sulle note della musica Robotboys Return dei Robotboys Change the Formality e infected Mushroom; la coreografia, invece, è di Vlada Chigireva, Aleksandra Patskevic e Svetlana Romashina. Il tema che interpretano con flussi spezzati e dinamiche interrotte, rimanda ai robot che simulano e replicano il movimento dell’uomo. Ad un certo punto l’intelligenza e l’emotività umana si ribellano e riscopre il cuore.
Capitolo squadra, in mattinata. Tornano le “guerriere”, cinquanta giorni dopo il Mondiale a Budapest. Sull’Isola Margherita erano finite quinte con il team free, alle spalle della Spagna di un decimo di punto e guardavano il podio occupato da Cina, Ucraina e Giappone. Agli Europei di Roma avrebbero voluto prendersi la rivincita sulle spagnole ma le iberiche si sono presentate soltanto con tre atleti e due esercizi.
“L’abbiamo saputo alcuni giorni dopo i Mondiali e senza una motivazione ufficiale”, spiegano. Poco importa, sarà per la prossima volta, adesso c’è l’evento principale della stagione in cui “spaccare”. Sono decise a salire quei gradini così suggestivi che conducono alla zona premiazione. In quest’ultimo periodo hanno lavorato particolarmente sulla definizione dei gesti. A Budapest avevano ottenuto 91.9000 in finale e 91.2667 nel preliminare. Stamattina ricevono 91.7333 con 27.3 di esecuzione, 36.9333 di impressione artistica e 27.5 di difficoltà e in prospettiva finale si avvicinano molto al superamento del muro dei 92.
Sono abituate a lottare e non si arrendono facilmente. Il capitano Gemma Galli e le sue compagne di squadra, dopo il quinto posto iridato, hanno subito puntato Roma. L’Ucraina vice campione del mondo (95 punti in Ungheria) si presenta alla finale di Ferragosto con il miglior punteggio di 94.7 (28.2, 38 e 28.5 le tre specifiche). Al terzo posto del ranking provvisorio si affaccia la Francia con 89.5000 e l’obiettivo di superare i 90 punti. La Grecia è staccata al quanto posto con 88 punti e recuperare un punto e mezzo in due giorni è difficile.
Parla il capitano Gemma Galli. “Come ci siamo dette alla fine possiamo fare meglio la parte acrobatica ed anche altre piccole sfumature e sicuramente in finale il punteggio sarà più alto. Mancano le nostre dirette avversarie, le spagnole, ma non possiamo farci niente. Ciò che possiamo fare ora è dare il meglio. Dobbiamo essere focalizzate su di noi”. Soddisfatta e sorridente Patrizia Giallombardo, direttore tecnico della Nazionale. “Ancora qualche incertezza ma sappiamo fare meglio e in finale sono certa che ci perfezioneremo. L’Italia tradizionalmente è molto brava nella parte tecnica e noi vogliamo esaltare questa caratteristica, che poi è la nostra forza. Questo Europeo è cominciato benissimo. Siamo un team eccezionale, le ragazze e Giorgio mi stanno tirando fuori tante emozioni e tanto amore. L’obiettivo è ambizioso, l’en plein di medaglie, ce la possiamo fare. Stiamo dando l’anima e sono veramente orgogliosa di tutto il mio team, atleti e staff”.
Le dieci ragazze azzurre, otto più due riserve, sono Domiziana Cavanna e Linda Cerruti (18 medaglie agli Europei), Costanza Di Camillo e Costanza Ferro, il capitano Gemma Galli e Marta Iacoacci, Francesca Zunino ed Enrica Piccoli (la fidanzata di Giorgio Minisini), Marta Murru e Federica Sala.
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