Miraggio

Isola Gallinara, Ciangherotti: “Due anni fa Tomatis cantava vittoria. Qui è tutto fermo”

Il consigliere forzista: "Occasione perduta, soprattutto in una stagione dal forte richiamo turistico come quella che stiamo vivendo" 

Isola gallinara

Albenga. “Due anni fa, dopo l’esercizio del diritto di prelazione da parte del Ministero della Cultura sulla villa padronale presente sull’isola Gallinara, il sindaco Tomatis annunciava che presto l’isola sarebbe tornata fruibile a tutti i cittadini. Niente di più falso. Nonostante le promesse, la Gallinara ancora oggi resta solo un miraggio non solo per gli albenganesi, ma anche per i tanti turisti che avrebbero voluto visitarla”. Lo dichiara il consigliere comunale e capogruppo albenganese di Forza Italia Eraldo Ciangherotti.

Sarebbero tre, in titolare, i milioni di euro destinati alla riqualificazione di Villa Diana: “Come ho già avuto modo di sottolineare in passato – spiega Ciangherotti -, l’amministrazione comunale ignorava completamente l’importanza di un intervento da parte del Governo. Sollecitai personalmente la maggioranza a focalizzare l’attenzione sulla situazione dell’isola, che non è solo importante dal punto di vista naturalistico, ma anche sotto il profilo delle potenziali ricadute positive sul turismo”.

“In questi giorni – prosegue il capogruppo albenganese – mi è capitato di sentire l’ennesima testimonianza di alcuni turisti a bordo di uno yatch che avrebbero voluto visitare la Gallinara. Tutte occasioni perdute, soprattutto in una stagione, come quella che stiamo vivendo, in cui i numeri segnalano il ritorno dei turisti stranieri e l’ancora più evidente presenza di italiani che hanno scelto la Liguria e la nostra provincia per trascorrere le loro vacanze”.

Ciangherotti invita quindi l’amministrazione comunale ad attivarsi: “Le dichiarazioni di intenti lasciano il tempo che trovano – conclude -. L’isola Gallinara rappresenta un unicum nel panorama nazionale e il suo valore è strategico per tutto il comprensorio. Il sindaco Tomatis dovrebbe sapere che amministrare una città importante come Albenga significa anche avere una visione pragmatica del futuro. La filosofia del sindaco a quanto pare è quella di tirare a campare sperando, come sempre, che alla fine qualcuno gli salvi la faccia facendo il lavoro sporco al posto suo”.

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