ResponsabilitÀ

Incendio nell’albenganese, Ciangherotti: “Pene certe e severe per i responsabili”

Il consigliere: "Chiunque abbia appiccato il fuoco, probabilmente, lo stesso o gli stessi che hanno appiccato l'incendio ad Arnasco due settimane fa, deve essere condannato ad una pena esemplare"

Eraldo ciangherotti

Albenga. “L’incendio che per tre giorni ha devastato i nostri boschi è, probabilmente, domato. Per tre giorni si sono alternati tre canadair, quattro elicotteri, centinaia di Vigili del fuoco arrivati da ogni parte del Nord Italia, centinaia di volontari, ma anche carabinieri e polizia, che non smetterò mai di ringraziare”. Così Eraldo Ciangherotti, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale ad Albenga.

“Uno sforzo immane – spiega – , costato 400 ettari di bosco distrutto, centinaia di persone evacuate, case bruciate, così come uliveti e vigne, animali selvatici arsi vivi. Per pura fortuna non siamo a piangere vittime umane, ma certo il costo, anche economico, per la comunità, è stato ingente. E tutto, a quanto pare, per gli atti sconsiderati di uno o più piromani. Continuare a dire che queste persone sono dei malati da curare può mettere in pace la coscienza dei buonisti, ma certamente non basta. Chiunque abbia appiccato il fuoco, probabilmente, lo stesso o gli stessi che hanno appiccato l’incendio ad Arnasco due settimane fa, deve essere condannato ad una pena esemplare. La legge prevede, per chi viene sorpreso ad appiccare un incendio, una pena massima di 12 anni di reclusione. A quanto mi risulta nessuno è mai stato condannato, ma certo ci dovrebbe essere una prima volta”.

“Mi auguro che gli investigatori, visto che la Procura ha aperto una inchiesta, riescano ad assicurare alla giustizia il o i responsabili, so benissimo che non potrà/potranno essere condannati a 12 anni, visto che nessuno è stato sorpreso ad appiccare il fuoco. Però può essere condannato al massimo della pena, costretto a risarcire, almeno in parte, i soldi spesi dalla comunità, e soprattutto non possa godere dei benefici di legge. Anche perchè, in questo caso, non ci sono solo i reati relativi all’incendio, ma anche danneggiamenti e, credo, tentato omicidio, anche se so che sarà difficile. Di certo non vorrei, in caso di arresto, vedere in giro il o i responsabili, pochi mesi dopo la condanna”, conclude Ciangherotti.

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