Terribile

Incendio, ancora numerosi focolai attivi: vigili del fuoco e volontari al lavoro tutta la notte, incognita vento

Continua a bruciare l'entroterra albenganese

Agg. ore 20.55 Al momento sull’incendio sono operativi tre canadair e un elicottero.

Tutti gli sfollati residenti nel comune di Albenga sono rientrati. Per quanto riguarda gli sfollati residenti a Villanova d’Albenga, il loro ritorno è previsto per domani: restano sfollati a scopo precauzionale. Il fuoco al momento non minaccia abitazioni. Si confermano due appartamenti dichiarati inagibili.

Agg. ore 20 Su Albenga la tensione sembra si stia un po’ allentando dopo il grandissimo lavoro di oggi da parte dei soccorritori. Ma, nonostante non ci sia una situazione particolarmente critica specifica, numerosi sono i focolai sparsi, che, soprattutto in caso di vento, potrebbero ripartire da un momento all’altro. Sono infatti al lavoro al momento 2 canadair e un elicottero, oltre a 7 squadre dei vigili del fuoco e decine e decine di volontari. Sarà ovviamente mantenuto un massiccio presidio notturno.

Nel frattempo, anche a Varazze è stato allestito un Ucl e sono presenti quattro squadre di vigili del fuoco e cinque di Aib, oltre ad un elicottero di Genova. Non è presente, invece, il canadair: considerando l’obbligo di rientro dei mezzi aerei dopo le 20.30 risulta difficile al momento che possa essere impiegato nella zona di Varazze prima di domattina.

Sia per quanto riguarda Albenga che Varazze la situazione viene monitorata costantemente e tutta l’evoluzione degli incendi nella notte sarà strettamente legata alle condizioni atmosferiche, sperando che il vento cessi o quantomeno si attenui.

Agg. ore 19 Riaperta la statale 453 tra Villanova d’Albenga ed Ortovero. Lo comunica il sindaco di Villanova Pietro Balestra.

Al momento in zona stanno operando due canadair e due elicotteri.

Agg ore 18.40. Fino ad ora hanno operato sull’incendio di Albenga 60 vigili del fuoco e 60 volontari, ma ora molti si stanno spostando sull’incendio di Varazze. La Procura è stata informata e sono in corso le indagini dei carabinieri forestali volte ad accertare le cause del rogo.

Secondo quanto riferito, ad ora non si segnalano situazioni critiche in relazione alla sicurezza delle persone. Il focolaio al momento più impegnativo è nella zona di Vendone.

Agg. ore 15.50. L’incendio è sempre attivo su più fronti e al momento non è ancora sotto controllo. Le squadre di vigili del fuoco e volontari sono sempre al lavoro per evitare che le fiamme si espandano ulteriormente aiutate dall’intervento di canadair ed elicotteri.

Grazie all’intervento dei mezzi aerei l’incendio non si è espanso in altre zone rispetto a quelle interessate stamattina. Sembrerebbe che le fiamme si siano allontanate dal canile di Enesi.

“In questi due giorni, nell’incendio che ha interessato la zona di Albenga, sono andati bruciati 400 ettari di porzione boschiva, il doppio del territorio andato a fuoco in Liguria nell’arco di tutto l’anno. Un danno incalcolabile al patrimonio verde della nostra regione ma se non si sono registrati feriti dobbiamo ringraziare i Vigili del Fuoco, le Forze dell’Ordine che stanno coordinando gli interventi, i volontari, i piloti dei mezzi aerei e tutta la macchina di Protezione Civile che ancora una volta ha dimostrato di essere efficace ed efficiente. Sul posto continuano gli interventi dei canadair e degli elicotteri regionali e speriamo che la situazione possa migliorare entro la serata. Nel frattempo, visto che non è ancora stato dichiarato lo stato di cessata pericolosità, raccomandiamo a tutti la massima prudenza“. Così il presidente della Regione Liguria e l’assessore regionale alla Protezione Civile.

“Abbiamo fatto il punto con i sindaci – ha aggiunto l’assessore alla Protezione Civile -, con il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco e con il Prefetto. Adesso dobbiamo valutare quante persone potranno tornare nelle loro case e quante invece probabilmente non potranno farlo entro questa sera. Si tratta di poche unità, sicuramente i due nuclei familiari degli appartamenti danneggiati dalle fiamme e situati sulla collina a ridosso dell’aeroporto nel quartiere di Borgoverde. Siamo quindi al lavoro per riconoscere l’autonoma sistemazione alle 4 persone che hanno i loro appartamenti inagibili”.

Agg. ore 12. E’ arrivato sul posto l’assessore regionale Giacomo Giampedrone, che ha fatto il punto della situazione con i sindaci e il comandate dei vigili del fuoco, in arrivo anche il Prefetto. “Al momento non è possibile calcolare i danni; per quanto riguarda le case, sono le due gli appartamenti accertati come inagibili a Villanova d’Albenga. Ci vorrà ancora qualche giorno per arrivare alla fine dell’emergenza”, questo in breve le sue dichiarazioni (QUI l’intervista completa).

Agg. ore 11.25. Il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile ha confermato l‘arrivo di un terzo canadair, proveniente da Olbia, che si aggiungerà agli altri due già operativi nello spegnimento dell’incendio di interfaccia che sta interessando la zona di Albenga.

Agg. ore 11:20. Prime buone notizie: iniziano a rientrare nelle proprie abitazioni le trenta persone sfollate nel Comune di Albenga, così come gli evacuati della frazione Coasco Marinaverde e le persone che abitano lungo la strada 453 Villanova – Ortovero lato fiume, in quanto questa zona non è coinvolta dall’incendio.

L’assessore alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone si sta recando sul posto, rimanendo in costante contatto con il Dipartimento Nazionale per valutare la possibilità di un terzo canadair oltre ai due già operativi da questa mattina.

Agg. ore 11:15. Il canile di Enesi è stato presidiato tutta la notte dai responsabili, insieme ai vigili del fuoco e alla protezione civile. I cani sono molto agitati sia a causa del fumo che del continuo via vai di uomini e mezzi. Al momento non è ancora stata ventilata l’ipotesi di una evacuazione, ma è saltata la corrente, che è tutt’ora assente. Pochi metri sotto il canile, in direzione Albenga, inoltre, è presente anche la discarica.

Stanno arrivando al canile decine di chiamate di persone preoccupate per le sorti degli animali, ma ribadiamo nuovamente che le fiamme si trovano nella collina dietro al canile che al momento non è in pericolo per quanto riguarda gli animali e la struttura. Ovviamente il timore è che le fiamme possa arrivare anche in quella zona, ma i soccorsi stanno lavorando per tenerle sotto controllo.

canile enesi incendio
Il canadair sorvola il canile

Agg. ore 10:30. Il fronte dell’incendio non minaccia più il borgo di Bastia, ma si muove in direzione di Cisano sul Neva: le fiamme stanno viaggiando verso il canile di Enesi. Come annunciato dal sindaco di Albenga Riccardo Tomatis, è stata riaperta l’Aurelia bis direzione Alassio – Albenga (direzione Genova), resta chiusa la direzione Albenga – Alassio (direzione Ventimiglia); l‘autostrada invece è regolarmente aperta in entrambi i sensi e per il momento non è interessata da fiamme nelle vicinanze. Le persone evacuate restano 70, mentre alcuni si sono allontanati spontaneamente dalle proprie abitazioni.

Agg. ore 9:30. Sono due elicotteri e due canadair (uno sta già operando sul posto, mentre un secondo è in arrivo) i mezzi aerei al momento attivi. Grande impegno anche a terra, dove stanno lavorando senza sosta una decina di squadre aib, per un totale di 55 unità, alle quali si aggiungono 5 colonne mobili arrivate da fuori regione (Torino, Cuneo, Genova, Piacenza, Bergamo) e 5 squadre dei vigili del fuoco. Al momento la situazione è ancora grave, ma in lieve miglioramento. L’emergenza coinvolge tutto il territorio da Albenga ad Arnasco, non vi sono zone più critiche di altre. A preoccupare sono il vento e la vegetazione arida a causa della siccità che in un attimo potrebbero peggiorare la situazione con la partenza di nuovi focolai.

Agg. ore 9:00. I mezzi aerei sono in azione con elicotteri e canadair. La viabilità nell’albenganese è completamente in tilt a causa della chiusura delle strade (l’Aurelia Bis, la SS453 e la SP19). Al momento traffico bloccato dai Campetti di Bastia fino alla rotonda che conduce al casello autostradale di Albenga.

Albenga. È stata una notte di inferno per l’entroterra di Albenga e i suoi abitanti a causa del vasto incendio che continua a bruciare anche questa mattina senza sosta. Il bilancio è pesantissimo con decine e decine di famiglie evacuate e case (vuote per fortuna) che sono state raggiunte dalle fiamme. 

Dopo il rientro dei mezzi aerei con il sopraggiungere del buio, nella serata di ieri, centinaia di soccorritori hanno lavorato senza sosta tutta la notte, ma il vento non ha dato tregua continuando a spingere le fiamme: la situazione più critica della nottata nelle aree interne di Bastia e lungo tutta la strada provinciale 453, in particolare tra Borgo Verde e Marina Verde.

Sono state evacuate oltre 70 persone: sono bruciate alcune abitazioni a Coasco e in particolare una palazzina in località Borgoverde raggiunta dalle fiamme. Ovviamente nessuno ha potuto ancora fare ritorno nella propria abitazione nè si hanno tempistiche precise su quando ciò potrà avvenire. Alcuni hanno trovato una sistemazione in autonomia, altri sono stati ospitati presso il Salone dei Fiori di Villanova, altri ancora accolti da alberghi e strutture ricettive.

A livello di strade e collegamenti, sono state chiuse temporaneamente in via precauzionale: l’Aurelia Bis, la SS453 e la SP19.

Questa mattina sul posto stanno operando un’ottantina di vigili del fuoco da diverse zone d’Italia (Cuneo, Torino, Bergamo e Piacenza), giunti in supporto del comando di Savona che ha messo in campo tutti i mezzi e gli uomini possibili. 

Pochi minuti fa, presso l’Unità di Comando allestita dai vigili del fuoco sono arrivati i Dos e si sta decidendo come muoversi, in particolare in relazione alla presenza di mezzi aerei che dovrebbe essere quantomai massiccia: si attendono canadair e elicotteri. 

La situazione, stando a quanto riferito, purtroppo, sembra ancora molto lontana dalla soluzione, mentre il comprensorio ingauno e tutto l’entroterra si sono svegliati questa mattina avvolti dal fumo che, simile ad un enorme banco di nebbia, ha praticamente avvolto tutto il territorio accompagnato dal forte odore di bruciato. 

L’unica “nota positiva” è rappresentata dall’assenza di feriti o intossicati: questo grazie all’incessante lavoro dei soccorritori.

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