Albenga. “Le conseguenze di un incendio così devastante riguardano tutti noi, cittadini e imprese, la ricaduta, i danni, non sono solo quelli immediati, visibili dal terrore nei nostri occhi ma anche postumi”.
Inizia così l’analisi sull’accaduto, tra presente e futuro a breve lungo termine, di Lorenza Giudice di Confcommercio Albenga: “Il nostro territorio, – ha proseguito, – è già fragile dal punto di vista idrogeologico, un incendio boschivo di questa portata distrugge non solo ettari di verde, animali, piante, abitazioni, insediamenti produttivi, case, persone”.
“Purtroppo si genera una causa effetto su porzioni di territorio e vie di comunicazione, questi sono immediatamente esposti ad un ulteriore grado di erosione”.
“Inoltre lo strato di cenere depositato dal fuoco è impermeabile, l’acqua, in caso di eventi piovaschi, anziché infiltrarsi produttivamente nel terreno, corre in superficie, se poi dovessero essere violenti, come accade ormai da tempo, il rischio di erodere ulteriormente pendii ed allagare strade, crescerebbe”, ha aggiunto.
Quindi, la proposta di Giudice: “Sarebbe opportuno valutare per tempo un fondo costante di intervento che generi azioni di buona gestione preventiva, la tutela del nostro ambiente è alla base della nostra sopravvivenza, la più importante scala economica. Inutile parlare di progetti turistici se il primo patrimonio va in fumo”, ha concluso.
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