Ceriale. In un derby la percezione d’agonismo è ancora più alta del previsto, questo è chiaro sia tra i massimi campionati sia in quelli minori. C’è quello che pesa di più in classifica e quello che lo fa meno, ma il valore emotivo rimane sempre invariato.
Nel savonese ce ne sono di diversi, tra i quali ne è aggiunto uno in questi ultimi anni: Ceriale-Soccer Borghetto, una rivalità sportiva che fa nascere una sfida avvincente sul terreno di gioco. A spuntarla è stato il Soccer con la rete di Alessio Autieri, che ha trovato il suo primo centro stagionale.
A commentare il match inizia mister Davide Brignoli, il quale sottolinea la presenza di più fasi per i suoi: “Siamo partiti un po’ contratti, ma dopo circa un quarto d’ora siamo usciti fuori gestendo bene il possesso palla. Abbiamo giocato bene fino agli ultimi 25 minuti, dove la stanchezza ha prevalso sulla lucidità e tanti ragazzi sono entrati in campo non essendosi mai allenati con noi. Purtroppo è un periodo dove è difficilissimo essere tutti insieme, io ne ho 8 di ragazzi che devono allenarsi al pomeriggio”.
Ma per il tecnico biancoblù non si tratta di un punteggio giusto: “Meritavamo un gol, anche due, per quelle reti annullate, di cui una su una posizione proprio millimetrica, ma sicuramente molto più regolare rispetto al fuorigioco fischiato. Non ci hanno dato un rigore, due tiri sono usciti veramente di poco e loro hanno segnato con un nostro giocatore per terra, però va bene così. Mi dà sempre fastidio perdere, ma lo reputo un risultato bugiardo“.
Indipendentemente da questo, ci sono buoni propositi per l’inizio del campionato: “Ci vuole calma e lavorare continuamente. Ho provato a portare idee diverse da quelle precedenti a Ceriale, tanti ragazzi sono nuovi e quindi si è cambiato un pochino. Ci vuole tempo per vedere tutto più chiaramente, sono sicuro che insieme ci toglieremo delle soddisfazioni importanti“.
Sorride invece Giancarlo Delfino, soddisfatto per come la sua squadra ha affrontato la gara: “Sono felice soprattutto per quella cosa che avevo chiesto da venerdì ai miei ragazzi: la prestazione, che racchiude atteggiamento giusto, rispetto di se stessi e degli avversari. Siamo stati bravi, dovevamo lavorare da squadra e lo stiamo stati, pungendo davanti e chiudendo tutte le linee di passaggio. Cercavamo il riscatto per capire chi siamo e se abbiamo gli attributi, ieri tutti i ragazzi me lo hanno dimostrato. Ora spero di poter recuperare quei tasselli mancanti ma ci vuole ancora un pochino di tempo. Di Lorenzo lo avrò solo da metà ottobre, un giocatore fondamentale che per motivi matrimoniali non potrà essere dei nostri”.
“Non è un punto d’arrivo, ma dobbiamo continuare ad andare avanti e far sì che crescere diventi la nostra filosofia – continua Delfino – Sono contento anche perché avevamo 6 giovani in campo dall’inizio, che si sono fatti trovare pronti come tutti gli altri. Abbiamo avuto un carattere importante, gestendo bene certe situazioni in maniera adulta, e chi è subentrato si è calato nella partita sin da subito. Al 25esimo del secondo tempo ho dovuto togliere Zaccaria, dopo una prestazione maiuscola in un ruolo non suo, perché alle 22 doveva essere a lavorare e non potevamo fare diversamente. Allora ho fatto entrare D’Aprile che doveva riscattarsi di certe cose, lo ha fatto giocando con una grande mentalità in una situazione non facile“.
Infine una raccomandazione per tutti i suoi giocatori: “Il risultato ci dà sicuramente una bella dose di morale, ma adesso testa alta e pedalare. Nessuno si deve sentire appagato, ma mettersi sempre in gioco andando avanti sempre al servizio della squadra e della società, che non ci fa mai mancare nulla e lavora con grandissima passione“.