Savona. “Soprattutto in questo periodo si evidenzia uno squilibrio tra unità di sangue raccolte e utilizzate. Le donazioni sono già molte, ma sono alla base della nostra attività e invito a donare. Speriamo di superare questo periodo critico“. L’appello arriva dal dottor Massimiliano Bruno Franco, direttore del centro trasfusionale di Asl2. Infatti, come ogni anno accade, d’estate e in inverno durante il picco influenzale, le riserve di sangue diminuiscono.
Il sangue non è riproducibile in laboratorio perchè non esiste una proteina sintetica che abbia le stesse caratteristiche di quella umana in termini di trasporto di ossigeno. Allo stesso modo anche gli emoderivati che si producono per molti farmaci dal plasma. Infatti, il centro trasfusionale raccoglie anche plasma e piastrine.
La donazione di sangue può essere fatta da chi ha un’età compresa tra i 18 e i 65 e pesa più di 50 chili, ha la pressione sistolica superiore intorno a 100-110 e gode di buona salute. Il primo passo è l’accesso alle Avis comunali o i centri trasfusionali di Pietra Ligure o Savona per la visità di idoneità e gli esami del sangue. Se viene passata si può prendere l’appuntamento.
Il centro di Asl2 segue la lavorazione del sangue allo stoccaggio, alla raccolta, fino alla distribuzione, ed effettua anche test immunoematologia e medicina trasfusionale per i reparti degli ospedali savonesi (Savona, Albenga, Pietra e Cairo). “Il nostro centro è un fiore all’occhiello del ponente“, ha detto il dottor Bruno Franco.
In collaborazione con chirurghi e anestesisti sono stati attivati percorsi di Patient Blood Management per ottimizzzare l’attività midollare del paziente. Questo approccio permette di “risparmiare” sacche di sangue.
Inoltre viene effettuata anche l’aferesi terapeutica: “E’ un’attività di nicchia – spiega Bruno Franco – che consiste in una procedura di lavaggio del sangue per alcune malattie particolari come quelle autoimmuni. I separatori cellulari vengono usati per rimuovere in maniera meccanica sostanze che danneggiano il paziente stesso”.
Saranno anche in arrivo nuove strumentazioni altamente tecnologiche per tracciare la catena produttiva di ogni singola sacca tramite dei “varchi” attraverso i quali le sacche passano e vengono registrate. “Avere questa dotazione consentirà di lavorare in maniera automatizzata le sacche e aumentarne la sicurezza. Il tracciamento viene fatto già ora da ogni operatore”.
Tra Asl1 e Asl2 sono raccolte intorno alle 30mila sacche all’anno. Nel mese di luglio sono state consumate in Als2 1200 sacche. Sempre nell’Asl Savonese in un anno le donazioni sono circa 13mila, 2mila unità di plasma da aferesi e 150 unità di piastrine da aferesi. I tre componenti hanno modalità di conservazione e una durata differente: il sangue 4 gradi e scadenza dopo 42 giorni, le piastrine a 22 gradi e hanmo scadenza di 5 giorni, il plasma a -30 gradi e dura 2 anni.