Savona. Il dibattito sui problemi della Sanità si fa sempre più aspro e ultimamente ha coinvolto anche il pronto soccorso di Savona. Abbiamo perciò chiesto un intervento a Giampiero Storti, presidente del Comitato Amici del San Paolo. Eccolo. (s.ch.)
Lunedì 29 agosto il Corriere della sera pubblica a pag 23, con alcune imprecisioni, un articolo a firma Gianni Santucci relativo alla supposta emergenza nei due Pronto Soccorso della ASL2 in questo periodo estivo. Viene ignorata la realtà della popolazione incidente sui nosocomi (Ospedale San Paolo e Ospedale S. Corona) nelle due aree geografiche, il numero degli accessi e l’impegno del personale delle strutture volte a rispondere ai bisogni dei pazienti.
La fretta e la poca conoscenza dei dati hanno sicuramente tratto in inganno chi ha scritto l’articolo. Il confronto, prima di uscire con il pezzo, dei dati raccolti dal giornalista – certamente in buona fede – con i dati ufficiali aziendali avrebbe evitato l’errore di affermare che “finisce quasi tutto su un polo”. La Direzione Generale, con proprio comunicato, ha puntualizzato fra l’altro che non c’è alcuna emergenza al Pronto Soccorso del S.Corona e infatti i dati sono uguali a quelli degli anni precovid sempre dovuti alla presenza della popolazione turistica stagionale.
In questo contesto ci permettiamo, per migliorare il quadro informativo, di aggiungere alcuni elementi mancanti. La Provincia di Savona dal punto di vista sanitario è suddivisa in due grandi aree:
– 155.000 abitanti residenti (dato 2020) nel Savonese e Valbormida che afferiscono all’Ospedale provinciale San Paolo DEA1, senza contare il flusso turistico portuale delle Costa crociere di 1.000.000 di passaggi annui oltre il turismo stagionale;
– 113.000 abitanti residenti (dato 2020) nell’albenganese e finalese che afferiscono all’Ospedale S.Corona a cui vanno aggiunti il flusso turistico stagionale e i casi gravissimi che richiedono il ricovero in un DEA2 provenienti dal ponente.

Il Pronto Soccorso del San Paolo per accessi è da anni il secondo fra tutti i Pronto Soccorso della Regione Liguria; quello del S.Corona è da anni il sesto.

I trasporti in urgenza delle autoambulanze per l’ospedale S.Paolo sono 19.000 (anno 2018), quelli per il Santa Corona 13.000 (anno 2018).

Oggi i dati dei trasporti potrebbero essere diversi perché in periodo Covid-19 la mancanza del centro ictus al San Paolo ha indotto a dirottare in parte le ambulanze con ictati al S.Corona. Infatti il numero dei pazienti trattati a Savona è passato da circa 350 a 250 come dichiarato dalla Direzione in fase di audizione in Commissione Sanità comunale di Savona. Questi dati aggiornati ad oggi possono essere richiesti all’ASL2.
Il problema della carenza nazionale dei medici di tutte le specialità e degli infermieri pesa su tutte le strutture sanitarie costringendo il personale a turni pesantissimi. Noi siamo spettatori inerti e inermi. Le responsabilità di queste scelte datano almeno da trent’anni su tutti i governi che si sono succeduti ed oggi ne vediamo gli effetti devastanti. Oggi apprendiamo che persino il San Martino DEA2 è in difficoltà e che per mancanza di personale sono sospesi per alcuni mesi gli interventi programmati!
Spiace dover prendere atto di un continuo uso dei dati e dell’informazione ormai sempre più strumentale. I cittadini hanno tutti pari dignità, ovunque essi abitino.
Sono mesi che si leggono articoli in cui si afferma da più parti che dal Ponente all’Ospedale San Paolo di Savona si rischia di morire perché il traffico impedisce un trasporto normale per le partorienti o per le ambulanze dirottate, per poi subito dopo sentire dalle stesse fonti che un cittadino di Savona con un ictus o con gravi problemi vascolari può come da protocollo essere trasportato in tutta sicurezza e tranquillità benché in pericolo di vita al Dea di Secondo Livello di Pietra Ligure. Ecco, questo non ci pare corretto: vorremmo davvero pari dignità e trattamento per tutti cittadini al di là di dove essi abitino o… votino!
L’autore è biologo in pensione, ex direttore della Comunicazione di Asl2, attuale presidente del Comitato Amici del San Paolo.