Savona. La sessione estiva di calciomercato del sodalizio verdeblu, nonostante la partenza di Tobia in direzione Casale, ben accolta dall’intero ambiente, è stata positiva tra conferme e nuovi innesti di spessore.
Tra questi ne è arrivato uno che si è già messo in luce nell’amichevole di qualche giorno fa contro la Spotornese, realizzando addirittura quattro reti in un risultato di 4-0. Insomma, “ha fatto tutto” Manuele Macagno.
Al Savona durante la scorsa stagione, con il quale ha messo a segno 19 gol e 20 assist in 22 presenze, Macagno ha deciso di cambiare aria e sposare volentieri il progetto Legino: “Nuova avventura e nuovo campionato: la Promozione è l’unica categoria che mi manca da giocare dalla Serie D alla Seconda. La scelta di quest’anno è stata pensata e ragionata sotto tanti aspetti e, devo dire la verità, non è stata facile. Al di là di tutto avevo piacere di trovare un ambiente tranquillo, dove lavorare in modo professionale e possibilmente vicino a casa per far coincidere lavoro e calcio. Sono rimasto molto impressionato positivamente da tutto l’ambiente: il gruppo è sano, tanto giovane ma che ha subito trovato il giusto feeling. Il mister è un malato di calcio, ma sono sicuro che con le sue conoscenze e il suo carisma, abbinata alla nostra voglia, potremmo toglierci delle soddisfazioni“.
Iniziare, quindi, con un poker è un segnale di un ottimo ambientamento con il gruppo squadra e, in aggiunta, di un innesto azzeccato dalla dirigenza savonese: “Oltre ai miei gol, quello è stato un test per capire a che punto siamo anche in vista della Coppa. Abbiamo ancora da lavorare tanto e non dobbiamo mai accontentarci. La delusione con il Savona per il risultato finale? Ormai quello che è fatto è fatto: si guarda avanti e si pensa a quest’anno e a fare con questa nuova maglia“.
“Quest’anno giocheremo un campionato tosto ma, allo stesso tempo, divertente – continua Macagno – Le pretendenti sono tante e tutte le squadre sono molto attrezzate. Non sono il tipo da fare pronostici, ma penso solamente che il lavoro paghi: e noi lavoreremo tanto!“.
Per il classe ’96 il feeling con la porta è nato negli ultimi anni. Avendo giocato sempre da esterno o trequartista, la maggiore lontananza rispetto ad una classica punta era un fattore determinante e, probabilmente, limitante per le sue caratteristiche. Ora che si trova sempre più vicino all’area di rigore, Macagno può definirsi a pieno titolo come un “bomber”: “Ovviamente l’adrenalina e la gioia che ti da ogni gol è indescrivibile e spero di farne il più possibile. Sono comunque uno che ha sempre pensato prima alla prestazione e poi, come ho già detto, a segnare. Spero di dare un grande contributo alla squadra e a tutta la società, se lo merita!“