Una giornata di sole e un grande pubblico hanno caratterizzato la Festa del Moco delle valli della Bormida che si è tenuta ieri a Rocchetta di Cengio, sul confine fra la Liguria e il Piemonte.
Il “Moco”, uno dei legumi più antichi anche nella valli della Bormida, è stato il protagonista della giornata organizzata dalla comunità del cibo della Zucca di Rocchetta e Slow Food con l’obiettivo di valorizzare le produzioni locali e la difesa della biodiversità.
Il programma dell’evento è iniziato con una passeggiata sulle colline circostanti il borgo in ricordo di Nico, generoso collaboratore della comunità della zucca di Rocchetta recentemente scomparso. Poi il Moco è stato protagonista dello show cooking “la Panissa con la farina di Moco” a cura di Paolo Bazzano storico chef del ristorante Quintilio di Altare, che insieme al giornalista enogastronomico, Claudio Porchia, ha spiegato la storia ed i segreti per preparare una deliziosa panissa.
Il pubblico ha degustato questo piatto servito sia freddo condito con cipollotto e olio e limone sia nella versione classica fritto in padella. A pranzo e a cena tutto esaurito il PalaZucca per la degustazione di piatti con i prodotti De.Co. declinati In piatti unici come nel caso della vellutata di Mochi, il riso alla zucca di Rocchetta, Crostate dolci e la deliziosa farinata preparata fin dal mattino nel forno a legna. La farina macinata a pietra dal Molino Moretti è uno dei prodotti di nicchia per la preparazione di ricette salate e anche dolci.
Successo anche per “Piccole mani in pasta”, il laboratorio didattico della Condotta Slow Food delle Valli della Bormida che con lo chef Paolo Pavarino, docente di Ristorazione presso il Centro di Formazione Professionale Cebano-Monregalese ha insegnato ai bambini la preparazione dei ravioli con un ripieno di Moco, porri e ricotta.
La trebbiatura-battitura del Moco delle Valli della Bormida a cura dell’Az.Agr. Gabriele Gallesio di Saliceto ha richiamato come sempre un pubblico numeroso, che ha seguito tutte le fasi della “battitura” con macchine d’epoca allestita da Lorenzo Moretti dell’ononima Az. Agricola Moretti.
E alla sera, all’ombra dell’antica Torre, la manifestazione si è conclusa con un concerto di musiche “Occitane” e balli con il gruppo Lhi Destartavelà, per riscoprire il significato profondo della loro poetica, i loro principi, in quanto profondamente attuali e necessari per il mondo di oggi: convivenza, tolleranza, paratge (pari opportunità), largueza (generosità).
Il prossimo appuntamento nel “Borgo della Zucca” è in programma sabato e domenica 15 e 16 ottobre con ZuccaInPiazza 2022 giunta alla 18 edizione.