Siccità

Andora, in dirittura d’arrivo la gara per il nuovo acquedotto: lavori in due settimane

Il 26 agosto Rivieracqua farà partire il bando per la realizzazione dell'intervento

acquedotto Andora demichelis

Andora. Nonostante qualche precipitazione e l’arrivo del maltempo, nel ponente ligure resta alta l’attenzione sull’emergenza siccità, con un vertice operativo che ha visto coinvolti Comuni ed enti preposti in merito alla situazione idrica nel territorio.

Per quanto riguarda gli interventi strutturali, entro il 26 agosto Rivieracqua, soggetto attuatore, farà partire la gara per la realizzazione del nuovo acquedotto del Roja nelle tratte di Imperia, Diano Marina e anche Andora. Entro al massimo due settimane sarà inoltre terminato l’intervento, avviato in somma urgenza, per il collegamento diretto con il Roja del serbatoio dei Bardellini, nodo strategico per l’approvvigionamento idrico di Imperia e del Golfo Dianese, e il completamento del nuovo pozzo di Andora.

In tale contesto, è previsto anche l’utilizzo della nuova condotta già posizionata dal Comune di Imperia sotto il sedime ferroviario dismesso. Per quanto attiene le ulteriori misure straordinarie ed urgenti in questa fase emergenziale, si è ritenuto di fare appello – attraverso i sindaci della provincia – alla sensibilità della popolazione tutta, con un forte invito alla solidarietà, affinché non venga utilizzata l’acqua nelle seguenti fasce orarie: 10-12 e 16-18.

Tale appello è rivolto a tutte le utenze, domestiche e non domestiche, della provincia di Imperia. Tale misura permetterà, sulla base dei dati in possesso, di contribuire all’equa distribuzione della risorsa sull’intero territorio provinciale, evitando l’attuale penalizzazione degli utenti che si trovano nelle zone di Levante e di quelle situate nella fascia collinare.

Sono state inoltre definite le procedure di coordinamento tra Prefettura, Vigili del Fuoco, Comuni e Rivieracqua per il servizio alternativo con autobotte, in modo tale da favorire una rotazione equilibrata sul territorio dei rifornimenti nelle zone maggiormente sofferenti.

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