Stop

“Violati i limiti di capienza”, la Questura sospende la licenza all’Essaouira: 7 giorni di chiusura

È accaduto in occasione di una festa di fine anno scolastico. Alcuni “buttafuori” sono risultati non iscritti negli elenchi prefettizi, quindi non autorizzati

essaouira

Albenga. “Limiti di capienza violati” e la posizione di alcuni dei cosiddetti “buttafuori” risultata “irregolare”. Sono queste le motivazioni che hanno spinto la Questura a sospendere la licenza alla discoteca Essaouira di Albenga, con chiusura imposta di 7 giorni. Va specificato, però, che negli stessi giorni prosegue l’attività del ristorante e della spiaggia, regolarmente aperti.

Come hanno fatto sapere direttamente dalla Questura “il rafforzamento dei dispositivi di controllo del territorio ed i correlati servizi delle Forze di Polizia disposti dal Questore di Savona, destinati a garantire un’estate sicura a Savona e nelle località della riviera, hanno visto nei giorni scorsi particolarmente impegnati anche gli uomini della Squadra Amministrativa della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura”. 

“Numerose sono state le verifiche svolte nei locali pubblici del territorio provinciale, con una particolare attenzione per bar, discoteche e gli altri luoghi di divertimento frequentati dai giovani tanto più se minorenni. Ancora ‘prevenzione’ è la parola d’ordine  dell’azione della Polizia di Stato della provincia”. 

E proprio in tale ambito si inserisce l’emissione a firma del Questore della Provincia di Savona del provvedimento di sospensione della licenza relativa all’attività di trattenimenti danzanti, nei confronti di un locale dell’albenganese, ai sensi dell’art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica.

Sette giorni di chiusura disposti per motivi di ordine e sicurezza pubblica ed in virtù dell’esito dei controlli effettuati dalla Polizia di Stato nel giugno scorso. 

In occasione di una festa di fine anno scolastico erano state infatti contestate irregolarità relative al numero di persone presenti, registrate oltre il triplo della capienza massima del locale e poi ancora parte del personale addetto ai controlli, i cosiddetti “buttafuori”, è risultato non iscritto nei previsti elenchi prefettizi e quindi non autorizzato ad esercitare quella delicata funzione che presuppone specifici requisiti e adeguata formazione.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.