Albenga. La tredicesima edizione di Terreni Creativi Festival, promosso dalla compagnia Kronoteatro, si svolgerà da lunedì 1 a domenica 7 agosto nelle serre ingaune. Ma è a rischio.
Il festival ha ricevuto negli anni riconoscimenti prestigiosi quali il Premio Garrone 2016 – Premio speciale della Giuria, “per l’originale ideazione che ha portato il teatro contemporaneo dentro il cuore economico di Albenga, le sue aziende agricole, un modo alternativo di vivere lo spazio teatrale che riscopre nuove forme di convivialità.
La Giuria del Premio Garrone, in relazione al notevole valore di questa iniziativa che è riuscita a creare una positiva sinergia fra la comunità produttiva, sociale e politica della città e la proposta artistica, riconosce con profonda convinzione questo modello ideativo e organizzativo quale rara e preziosissima esperienza culturale, nell’ambito delle proposte teatrali italiane, che merita quindi particolare attenzione e sostegno da parte delle istituzioni” e il Premio Rete Critica 2017 come miglior progetto di comunicazione “per l’ironia e la capacità di proiettare il messaggio comunicativo sia nello spazio locale che nazionale declinando il claim su più formati, mantenendo sempre un piede nella terra da coltivare e un altro nei frutti che ne verranno”. A questi si aggiunge la candidatura ai Premi Ubu 2021, nella sezione miglior curatela artistica.
Nonostante questi riconoscimenti, lo stesso giorno in cui la direzione artistica apprende dell’assegnazione di un altro premio nazionale, che sarà reso noto lunedì 25 luglio, la valutazione della commissione consultiva teatro del Ministero della Cultura esclude, ancora una volta, il festival dall’accesso al FUS.
“Apprendiamo questa notizia giovedì 14 luglio, a meno di venti giorni dall’inizio del festival e scopriamo che il MiC ci riserva punteggi bassissimi su tutti i fronti. Non valgono dodici frequentatissime edizioni, non valgono le prime regionali né le prime nazionali, non contano nemmeno il Premio Garrone, il Premio Rete Critica e la nomination al Premio UBU della direzione artistica, non hanno valore gli anni investiti su un territorio duro e fragile com’è quello della provincia savonese, – affermano Maurizio Sguotti, Tommaso Bianco e Alex Nesti. – Ci siamo presi qualche giorno di tempo, per valutare cosa fare in merito a questa edizione del festival, se annullare tutto o cercare soluzioni alternative, dolorose, ma necessarie”.
“Sembra che per la Commissione, chiusa in una stanza, lontana dai territori dove succedono le cose, non valga l’investimento su un territorio complesso, l’assunzione del rischio di portare i linguaggi della scena contemporanea negli spazi produttivi della piana di Albenga, l’indubbio valore degli artisti coinvolti, a loro volta vincitori di premi prestigiosi come il Premio Ubu, il Premio Scenario, il Premio Equilibrio, il sostegno dell’infaticabile lavoro delle maestranze e della folta e multiforme comunità di persone (pubblico, operatori, critici, giornalisti e intellettuali) che negli anni si è stretta attorno al festival, tanto da voler omaggiare questa marea di gente con il titolo di questa edizione: Tribù. Un titolo pensato e orgogliosamente rivendicato perché dove sono mancati, ed evidentemente ancora mancano, il riconoscimento ed il sostegno delle istituzioni, a sopperire e sostenere questo progetto culturale, artistico e sociale è stato questo tessuto umano. Ognuno secondo le proprie possibilità”.
“Terreni Creativi vive oggi uno dei suoi momenti più bui ed è a rischio l’edizione corrente e con lei la nostra intera attività. Il senso di responsabilità e di rispetto verso gli artisti e i tecnici, verso il pubblico e gli investitori, ci chiede però di non scegliere la strada più rassicurante e meno pericolosa, ovvero quella di annullare il festival, ma ci impone di tenere saldi i cuori e le menti e di fare tutto ciò che è nelle nostre possibilità perché questo festival si faccia. Ci rivolgiamo alla tribù e chiediamo a tutti voi, quale che siano il vostro ruolo, la vostra professione e il vostro coinvolgimento, di fare ciò che potete per sostenerci in questo frangente. Voi pubblico, voi artisti, operatori e critici, voi giornalisti e voi intellettuali, voi maestranze, voi volontari, voi enti ed istituzioni, voi amici e voi simpatizzanti. Terreni Creativi è anche vostro e, oggi più che mai, è nelle vostre mani. Noi con tutte le nostre forze e le nostre energie faremo in modo che questa tredicesima edizione sia un punto di slancio e non di arresto, rischieremo tutto ciò che siamo e che abbiamo pur di non rinunciare a questa creatura bellissima e fragile che abbiamo accudito negli anni, perché vogliamo vederla crescere grande e forte, capace e resistente. E vogliamo farlo con tutti voi”, proseguono.
Nei prossimi giorni, infatti, sarà lanciata una raccolta fondi per cercare di coprire i 15mila euro che mancano al budget complessivo del festival: “È non senza imbarazzo che chiediamo a chiunque di sostenerci ora, consapevoli che altri dovrebbero contribuire materialmente. Ad ogni contributo corrisponderà una ricompensa immateriale e simbolica, ma che ci auguriamo sia comunque di vostro gradimento.”
Già da ora è possibile, volendo, contribuire versando direttamente sul conto: IT40 I 05034 49251 00000 0010255 con la causale “Terreni Creativi: il mio festival”oppure utilizzando lo strumento Art Bonus, che consente un credito di imposta pari al 65% dell’importo donato, secondo le modalità riportate al sito www.artbonus.gov.it/1833-associazione-culturale-kronoteatro.html. Tutte le informazioni sul sito www.terrenicreativi.it
“Non possono però essere i cittadini a sopperire le mancanze degli enti pubblici; se dal prossimo anno le amministrazioni locali, comunale e regionale in particolare, non supporteranno materialmente l’evento in maniera più corposa e sistematica, come ci si aspetta per una manifestazione di carattere nazionale, non sarà per noi possibile continuare l’esperienza del festival e Terreni Creativi si chiuderà definitivamente”.
“Un ultimo appello: raggiungete Albenga, venite a vivere il festival, dimostrate con la vostra presenza che Terreni Creativi è una casa costruita sulla roccia, un luogo di incontro e scambio, di relazione. Uno spazio capace di essere propulsore vivo e vitale, difficilmente comprensibile se non lo si frequenta, di certo non incasellabile in una griglia di votazione se non se ne ha esperienza. Per aspera ad astra”, concludono Sguotti, Bianco e Nesti.