Richiesta

Tavolo della sicurezza regionale, Siap: “I questori delle province liguri continuano a essere esclusi”

Traverso (Siap): "Rilevo con rammarico e preoccupazione che la scelta di escludere la figura del Questore"

Siap

Liguria. “Come noto, la Regione Liguria sta mettendo mano, attraverso il disegno di legge n. 27/109/2022 alla leggi regionali 24 dicembre 2004, n. 28 (interventi regionali per la promozione di sistemi integrati di sicurezza). A tal proposito durante l’audizione tenutasi il 16 maggio u.s. convocata dalla Prima Commissione Affari Generali, Istituzionali e Bilancio del Consiglio Regionale della Liguria (SIAP, unico Sindacato della Polizia di Stato ad essere audito unitamente a CGIL CISL UIL) lo scrivente ha evidenziato l’evidente incongruenza che emerge dal testo relativo all’istituzione del Tavolo della Sicurezza regionale visto che incredibilmente esclude la presenza dei quattro questori i quali non vengono invitati a partecipare“. A dirlo è Roberto Traverso segratario nazionale Siap e segretario provinciale genovese.

“In occasione della succitata audizione del 16 maggio – prosegue -, l’intervento dello scrivente si è fortemente concentrato sui contenuti del parere congiunto depositato dal Segretario Generale SIAP Nazionale Tiani e del Segretario Nazionale ANFP Letizia sul contenuto del nuovo testo unificato di numerose proposte di legge inerente le disposizioni per il coordinamento in materia di politiche integrate per la sicurezza e di polizia locale. Infatti il SIAP ritiene che il nuovo testo dell’art.2 della legge regionale nr.28 del 24 dicembre 2004, che prevede la sostituzione della Consulta con il Tavolo regionale per la sicurezza integrata e la sicurezza urbana, sia un importante strumento tecnico ma naturalmente anche politico che a nostro parere non può assolutamente privarsi della presenza dei quattro questori delle province liguri“.

“Oggi pertanto ritengo utile ribadire che rilevo con rammarico e preoccupazione che la scelta di escludere la figura del Questore, unico titolare della potestà di emanare le ordinanze per la tutela dell’ordine e la sicurezza pubblica, dal tavolo regionale dove vengono valutati e promossi progetti di sicurezza integrata, deve essere assolutamente rivalutata e la nostra richiesta locale, si trova perfettamente in linea a quanto sostenuto a livello nazionale dal nostro segretario generale in merito alla mancata previsione della partecipazione del questore, nella sua qualità di Autorità Provinciale e locale di Pubblica Sicurezza, alle intese tra Prefetto e Sindaci, circa la rimodulazione degli interventi per la sicurezza urbana, finalizzati a definire le disposizioni necessarie per concretizzare il previsto rafforzamento dello specifico scambio informativo che sarà introdotto dalla legge in fase di valutazione parlamentare2.

“Detto questo, ci risulta che il primo di luglio u. s. si sia riunita la competente Commissione regionale che si occupa di valutare eventuali emendamenti sull’argomento e che per ora non abbia ancora preso in considerazione quanto richiesto dal SIAP che, come già reiteratamente denunciato, riteniamo sia estremamente importante per gli equilibri che necessariamente devono essere garantiti per fornire sicurezza ai cittadini”.

“Riteniamo assolutamente necessario che la presa di posizione del SIAP venga raccolta al più presto da chi, attraverso specifici emendamenti, può ancora adesso chiedere la modifica del disegno di legge in argomento e che anche i quattro Questori delle province liguri possano essere invitati al Tavolo della sicurezza regionale. Ci risulta che lunedì 11 luglio la commissione terminerà i lavori e che successivamente il testo comincerà ad essere discusso in Aula”, ha proseguito.

“Ciò significa che i tempi tecnici necessari alla modifica che il Siap ritiene fondamentale sono ancora a disposizione degli addetti ai lavori e pertanto auspichiamo che la nostra denuncia venga accolta e recepita da chi di competenza. Bisogna evitare che le competenze attribuite alla Polizia di Stato dalla normativa nazionale per garantire la sicurezza dei cittadini, possano essere ulteriormente ridimensionate e condizionate da scelte politiche locali”, ha concluso Traverso.

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