Botta e risposta

Spiaggia Punta Prodani, scontro sindaco-minoranza. Rebagliati: “Dovremmo militarizzare l’area?”

Nel frattempo è stato presentato il progetto definitivo di ripristino di scala e sentiero. Rebagliati: "Speriamo che le autorizzazioni vengano rilasciate il più presto possibile"

Rebagliati spiaggia punta Prodani

Bergeggi. “Lascia stupiti ricevere critiche proprio da chi fino a un anno fa e per oltre dieci anni è stata in maggioranza, condividendo scelte come quelle riguardanti la spiaggia di Punta Prodani. Quelle misure di sicurezza erano state decise dall’allora sindaco Arboscello proprio con Alice Bianchini consigliera delegata all’Area Marina Protetta e in precedenza alla Polizia Municipale. Tutto è migliorabile ma non accettiamo speculazioni sulla pelle dei cittadini“.

Immediata la replica del sindaco di Bergeggi Maria Rebagliati alla polemica della minoranza consiliare sulla decisione del Comune di ricorrere alle guardie giurate per impedire ai bagnanti di accedere alla spiaggia di Punta Prodani. La situazione della spiaggia di Punta Prodani nei giorni scorsi è stata al centro di un confronto tra la polizia locale e la prefettura savonese. Sul tavolo i problemi relativi agli accessi al lido in barba ai divieti. La questione è tornata a farsi sentire prepotentemente con l’avvio della stagione estiva e il ritorno in riviera di molti turisti.

In questo momento il sentiero che conduce alla spiaggia è chiuso e l’interdizione è segnalata da una evidente cartellonistica. Da circa tre anni, quanto meno sulla carta, non è possibile accedere alla spiaggia di Punta Prodani. Per due anni a causa delle limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria (non era possibile monitorare il distanziamento), mentre da quest’anno per ragioni di sicurezza relative alla pericolosità del sentiero (ai gradini, in particolare). Nel frattempo è stato approvato e depositato presso la sovrintendenza regionale un progetto definitivo di ripristino di scala e sentiero di accesso al sito, che è in attesa delle autorizzazioni di legge da parte delle autorità competenti: “Si spera – commenta il sindaco – vengano rilasciate al più presto per poter dare il via ai lavori”.

Per potenziare i controlli e scongiurare spiacevoli episodi, l’amministrazione comunale di Bergeggi ha deciso di intervenire con un provvedimento mirato. Saranno le guardie giurate, infatti, a sorvegliare l’area interdetta. “Vista la pericolosità dell’area, serviva un provvedimento più drastico, anche perché un’ordinanza e alcuni cartelli non possono di certo risolvere il problema“, ha commentato ieri Alice Bianchini.

“Quelle misure sono state concordate con gli enti preposti al fine di salvaguardare la sicurezza di coloro che, incuranti della cartellonistica, tentano di scendere comunque verso le spiagge oggetto del divieto. Già gli scorsi anni era stato predisposto un servizio di vigilanza privata nei weekend. Ora è allo studio un’estensione di tale servizio quale ulteriore misura deterrente“.

E continua con una provocazione diretta alla minoranza: “Non si capisce a quali ulteriori misure drastiche si riferisce la consigliera Bianchini. Oltre a una adeguata cartellonistica, alla recinzione idonea e alla vigilanza sia privata che l’intensificazione dei controlli delle forze dell’ordine cosa si dovrebbe fare? Dovremmo militarizzare l’area sottraendo personale alle forze dell’ordine già ridotto all’osso per porre rimedio all’inciviltà di pochi? Se la consigliera ha proposte serie collabori e le faccia”.

Rivolge un appello a residenti e turisti: “Ringrazio il prefetto e le forze dell’ordine per la collaborazione e l’impegno. Invitiamo i cittadini e i turisti a rispettare le regole ed evitare di mettere a repentaglio la propria sicurezza: ci sono molte altre bellissime spiagge a Bergeggi. Abbiate pazienza ancora per questa stagione; faremo tutto il possibile affinché l’iter autorizzativo di ripristino degli accessi, non semplicissimo, non subisca ulteriori ritardi”, ha concluso Rebagliati.

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