Firmato

Savona, accordo tra capitaneria di porto e vigili del fuoco: esercitazioni, scambio di informazioni e collaborazione sul campo

Il protocollo rientra in una convenzione nazionale, dura un anno ed è rinnovabile

Savona. Questa mattina nella sede della Capitaneria di porto di Savona è stato firmato l’Accordo tra il Comando dei Vigili del fuoco di Savona e la Capitaneria di porto – Guardia Costiera di Savona relativa ai rapporti di collaborazione e di reciproco supporto. Presenti il prefetto Enrico Gullotti, il comandante della Capitaneria di porto Giulio Piroddi, il comandante provinciale dei vigili del fuoco Emanuele Gissi.

La firma arriva nell’ambito di una convenzione nazionale del 2016 volta a permettere la condivisione di competenze: il testo prevede di “favorire ogni iniziativa finalizzata ad implementare ed ottimizzare, nei porti ed in mare, opportune forme di collaborazione nell’ambito dello svolgimento delle attività di ricerca e salvataggio della vita umana in mare, di lotta agli incendi e di soccorso tecnico urgente più in generale”.

L’accordo prevede quindi la redazione di piani/manuali/procedure per l’intervento in materia di antincendio nel porto ed a bordo delle navi, lo svolgimento di esercitazioni periodiche congiunte, lo scambio informativo diretto fra le Sale Operative ed una implementazione della collaborazione operativa. Su questo ultimo aspetto, la Guardia Costiera garantirà il necessario supporto con i propri o con altri mezzi per il trasporto di personale e attrezzature dei Vigili del Fuoco nel corso delle operazioni di lotta agli incendi. Viceversa i Vigili del Fuoco garantiranno l’intervento di personale specialista nautico o soccorritore acquatico a richiesta della Capitaneria nel corso di particolari attività connesse alla ricerca e salvataggio di persone in mare.

L’accordo prevede anche una implementazione dell’attività formativa che riguarderà l’architettura navale, la condotta di unità e delle imbarcazioni nonché all’uso dei relativi strumenti ed apparati di bordo a favore del personale dei Vigili del fuoco nonché incontri e conferenze, sulla natura e sugli effetti dannosi delle sostanze pericolose ed in generale sugli aspetti connessi alla prevenzione antincendio ed e alla disciplina antinfortunistica a favore del personale della Guardia Costiera.

“L’accordo cerca di mettere a sistema le rispettive competenze allargando il concetto di sicurezza ai mezzi dei servizi tecnico-nautici – spiega il comandante della Capitaneria di Savona Giulio Piroddi – Già normalmente sono coinvolti nei piani di sicurezza antincendio, ma con questo accordo possono essere coinvolti anche in fasi addestrative oltre che operative. Le competenze della capitaneria di porto vengono messe a disposizione dei vigili del fuoco e viceversa. L’obiettivo è incrementare la sicurezza in caso di emergenza sia in mare che in porto”.

“Formalizziamo un’attività che esercitiamo già, è una gran bella notizia quando si riesce a lavorare tutti insieme – aggiunge il comandante dei vigili del fuoco Emanuele Gissi – La risposta a certi eventi non può essere improvvisata ma va preparata: il protocollo ci permette di lavorare ad un mutuo scambio di conoscenze e competenze dal punto di vista tecnico e dei mezzi”.

“Sono grato ai due comandanti per questo momento importante per la nostra provincia – dichiara il prefetto Enrico Gullotti -. L’attuazione del protocollo nazionale anche a Savona ha indubbie finalità operative condivise, credo che su questo concetto di condivisione e sinergia si giochi sicuramente l’efficienza dell’azione amministrativa e operativa“.

Diversi gli scenari in cui potrà “entrare in gioco” l’accordo: “Ad esempio la collisione di due navi fuori dal porto, con lo svilupparsi di incendio e inquinamento – spiega Piroddi –  Sarebbe necessario un trasporto di materiali e uomini, questo metterebbe in moto entrambe le organizzazioni. Oppure, ad esempio, in una esercitazione a giugno abbiamo immaginato un incendio presso il terminal container di Vado Ligure: in quel periodo stavamo già lavorando al protocollo di intesa e quell’esercitazione è servita molto”.

Il protocollo dura un anno ed è rinnovabile. “Durante questo periodo – conclude Piroddi – si vedranno le attività fatte e i risultati ottenuti, che saranno una base per proseguire la collaborazione. L’accordo aiuterà a interagire meglio assieme e ad avere maggiore familiarità anche con i mezzi che possono intervenire”.

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