Botta e risposta

Sanità, Mai attacca Toti: “Smetta di ascoltare le sirene romane e senta le ambulanze”. La replica: “Il tuo è un canto stonato”

Il consigliere regionale leghista: "La gestione del pronto soccorso dell’ospedale di Pietra Ligure non è più sostenibile". La risposta: "Imputa la colpa alla chiusura di Albenga? Dovrebbe sapere che lì il PS è chiuso da 10 anni"

Toti Mai

Regione. “La gestione del pronto soccorso dell’ospedale di Pietra Ligure non è più sostenibile. Non si possono lasciare le  persone in attesa 24 ore o ancor peggio dirottarle altrove, né  continuare a sovraccaricare di lavoro medici e infermieri già  sottoposti a livelli di stress altissimi. Bisogna riportare la  gestione delle emergenze anche nell’ospedale di Albenga. È ora che il  governatore e assessore alla Sanità Giovanni Toti si occupi in prima persona della materia. La smetta di ascoltare le sirene romane e senta  invece quelle delle ambulanze, che suonano sempre più forte. Le  richieste di aiuto che arrivano dai territori e che chiedono un  potenziamento del Ps del Santa Corona e la riapertura di un presidio  di gestione delle urgenze nell’ospedale di Albenga sono sempre più  numerose”. Lo ha dichiarato in una nota il capogruppo della Lega in consiglio  regionale Stefano Mai.

Aggiunge Mai: “La zona di Albenga conta circa 60.000 abitanti, ma in estate  con l’altissimo flusso di turisti si arriva a numeri ben più elevati,  nel 2019 si sono registrate 3.423,677 presenze concentrate nei mesi  tra giugno e settembre. L’ospedale di Albenga deve poter gestire le  emergenze e svolgere così anche un ruolo di filtro al Ps del Santa  Corona. La mancanza di medici non può essere usata come scusa, si  lavori per dare ai giovani laureati prospettive di crescita e compensi  adeguati e si riducano le responsabilità. Si chieda la disponibilità a  medici occupati in altri reparti, con specializzazioni equipollenti,  di svolgere dei turni in P.S. o si chieda supporto ad altre regioni  con trasferimenti temporanei di medici per esempio nel periodo estivo,  quando le città si svuotano e gli italiani si riversano sulle coste.  Non ci si fermi davanti ai decreti, come ‘l’ostacolante’ decreto  ministeriale 70 spesso citato da Toti, ancora in fase di elaborazione  e dunque di possibili modifiche, ma si faccia una scelta politica che  va nella direzione di investire per rinforzare la gestione  dell’emergenza”.

Pronta la replica della lista “Toti Presidente” in Regione: ” Su una cosa diamo ragione al capogruppo della Lega, Stefano Mai – spiegano -: ascoltare le sirene può essere effettivamente pericoloso. Leggendo le dichiarazioni è evidente che abbia preso un abbaglio e dimenticato parecchie cose. A partire dal fatto che, come consigliere regionale di maggioranza, ben dovrebbe conoscere la realtà del nostro sistema sanitario e non unirsi al canto stonato di chi specula su fatti non veritieri, alimentando in modo irresponsabile e immotivato le paure dei cittadini. Come esponente del territorio dovrebbe almeno fare lo sforzo di ricordare dati resi pubblici sugli organi di informazione non più tardi di 24 ore fa. Mai attacca sul sovraffollamento del pronto soccorso di Pietra Ligure, imputandolo alla chiusura dello stesso reparto di Albenga”.

“Da politico di lungo corso – sottolineano ancora dalla lista del governatore ligure – dovrebbe sapere che l’ospedale di Albenga non ha un pronto soccorso da 10 anni e difficilmente oggi l’aumento di afflusso a Pietra Ligure potrebbe improvvisamente dipendere da questo fatto. Non solo. L’assunto iniziale, ovvero il pronto soccorso intasato per troppe visite, è un dato falso. Come riportato ieri dai media locali, il numero di accessi a Pietra Ligure, nei primi 18 giorni di luglio di quest’anno (2878 pazienti), è stato pressoché identico a quello dello stesso periodo del 2019 quando non c’era il Covid (2867 pazienti). Undici persone di differenza nell’arco di quasi tre settimane, per di più confrontate ad un anno senza emergenza Covid, non costituiscono un’anomalia. Per contro, il sistema sanitario regionale ha previsto nella Asl 2 novità importanti, introdotte proprio quest’anno. Da ieri sono operativi due nuovi ambulatori, uno al Santa Corona di Pietra e uno al San Paolo di Savona, per codici bianchi, che hanno proprio il compito di alleggerire il pronto soccorso da quegli accessi che non necessitano di risposte cliniche ad alta complessità. Il fatto è che, come ben dovrebbe sapere Mai – e come anzi lo stesso capogruppo della Lega dovrebbe preoccuparsi di far sapere a quanti più cittadini possibili per rendere un vero servizio da amministratore di questa regione – il vero problema dei pronto soccorso sta negli accessi non necessari, di chi si rivolge a strutture che dovrebbero dedicarsi alle urgenze. Se avesse davvero a cuore la salute dei nostri concittadini, Mai potrebbe dedicare il proprio tempo e i propri comunicati a far conoscere i nuovi ambulatori per le patologie minori aperti a Pietra e Savona, analoghi a quello già presente all’ospedale di Albenga, in grado di dare risposte efficaci e tempestive a molti residenti e turisti”.

 

 

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