Riapertura

Punto nascite Santa Corona, concorsi per dirigente e 4 medici. Arboscello (PD): “Ora tempi certi, basta rinvii”

Nella scorsa primavera era stato detto luglio, ora entro settembre… Incognita su specialisti per il funzionamento del reparto

Toti incontra "Giù le mani dal punto nascite"

Pietra Ligure. La riapertura del punto nascite al Santa Corona di Pietra Ligure nel dibattito del Consiglio regionale odierno, con riferimento alla situazione dell’area sanitaria neonatale e infantile.

Il consigliere Roberto Arboscello (Pd-Articolo Uno) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta da tutto il gruppo, in cui ha chiesto in base a quali elementi il presidente della giunta ha affermato che il punto nascite del Santa Corona riaprirà a settembre.

Il consigliere ha ricordato che Toti il primo luglio scorso ha dichiarato che “… il Santa Corona avrà sicuramente un punto nascite entro il 21 settembre o, al limite, qualche settimana dopo e che comunque il servizio è un punto fermo della sanità ligure…”.

La Regione, nell’ambito della pianificazione sanitaria in atto, ha ribadito che l’obbiettivo della Asl2 è riaprire il servizio a settembre e ha ricordato, a questo proposito, che è in itinere la procedura per attingere alla graduatoria degli specializzandi del concorso per dirigente medico specialista in ostetricia e ginecologia per assumere 4 unità, che sono stati emanati avvisi per l’assunzione a tempo indeterminato di medici specialisti e, infine, che sono stati stipulati contratti con medici anche in quiescenza che, peraltro, non garantiscono la copertura dei turni necessari per il punto nascite.

E sempre in tema sanitario e necessità di nuovi specialisti in organico, ecco le necessarie convenzioni tra le Asl liguri e l’Università di Genova per impiegare proprio gli specializzandi: il consigliere Enrico Ioculano (Pd-Articolo Uno) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta da tutto il gruppo, in cui ha chiesto alla giunta quando sarà firmata la convenzione con l’Università di Genova e le Asl liguri per ottenere la certificazione di centro formativo, laddove le Asl 1, 2 e 5 ne hanno fatto richiesta.

Il consigliere ha rilevato che i medici nella graduatoria degli “specializzandi” non possono essere assegnati alle Asl 1, 2 e 5 in quanto queste non sono centri formativi convenzionati con l’Università degli Studi.

L’ente regionale ha illustrato le convenzioni stipulate dall’Università di Genova con Asl 1, Asl 2 e Asl5 che, dunque, sono in grado di utilizzare le graduatorie concorsuali per gli specializzandi.

Tuttavia l’inserimento di una struttura ospedaliera nella rete formativa è condizionato da requisiti la cui valutazione spetta solo all’Università e, dunque, non tutte le richieste delle aziende sanitarie possono essere necessariamente soddisfatte.

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