Osiglia. Non si gioca ancora bocce come accade nel Po, ma sul lago di Osiglia le gite in canoa circondati dalla natura restano – per il momento – un lontano ricordo. Il bacino artificiale nell’entroterra savonese, infatti, è (quasi) completamente prosciugato per colpa della siccità.
Una situazione anomala che, a memoria, nemmeno gli anziani del paese riescono a ricordare: “Non ci sono paragoni con il passato – ammette il sindaco di Osiglia Paola Scarzella -, nemmeno quando è stata svuotata la diga l’ultima volta”. Era il 2020, ma in quel caso non era mai trascorso così tanto tempo con così poca acqua.
“Quest’anno la situazione è critica – sottolinea il primo cittadino -. Non ha nevicato, non ha piovuto. È stato un inverno caldo, è vero. Ma l’abbiamo pagata perché quella che stiamo affrontando è sicuramente un’estate anomala”. E sempre a causa della siccità, il sindaco ha dovuto firmare un’ordinanza per limitare l’uso domestico dell’acqua.
Attualmente il lago di Osiglia è a meno della metà della sua reale portata e in questa situazione di emergenza il Comune deve far fronte anche ai problemi di altri enti: “Stiamo dando acqua anche all’acquedotto di Cairo – ricorda il sindaco – e questo non farà altro che diminuire ulteriormente il livello di acqua in assenza di piogge”.
Di fronte all’imbarcadero, struttura di fronte alla quale partono (tra le varie attività) le spensierate gite in canoa o con i pedalò, attualmente è presenta una distesa verde, con alberi e cespugli che hanno rapidamente preso il posto dell’acqua del lago: “Abbiamo dovuto rimandare i concerti in programma – spiega Scarzella -, come quello sulla piattaforma sul lago, nella zona più sicura e allo stesso tempo visibile al pubblico”.
Nessuno, ad Osiglia, ricorda un fatto simile. Anche perché quando il lago veniva svuotato, la vegetazione non aveva il tempo di rigenerarsi: “Questo sarà un problema anche per il dopo – prosegue -, anche perché con alberi cresciuti in mezzo al lago dovremo trovare delle soluzioni alternative”.
Se il lago “scomparso” è sicuramente fonte di preoccupazioni, dall’altro lato il paese può contare su una importante risposta turistica che ha preso il via proprio a seguito dell’emergenza sanitaria: “La pandemia – conclude il sindaco – ci aveva precluso la possibilità di traguardare ad un futuro. Nonostante tutto, molta gente ha creduto in Osiglia, è venuta qui e ha avviato diverse nuove attività, molte delle quali legate allo sport. È vero, in questo periodo non si può andare in canoa, e anche il triathlon è fermo. Tuttavia qui abbiamo saputo reinventarci. Oggi, per esempio, al posto del lago è presente una piscina con ombrelloni. Le presenze sono comunque importanti. Le persone arrivano qui anche perché fa meno caldo rispetto alla riviera e si concedono piacevoli passeggiate nei nostri sentieri”.
Insomma, visitare Osiglia oggi significa riscoprirla verde come forse non avete mai potuto ammirarla prima d’ora.