Calizzano. “Ennesimo incidente sul lavoro questa mattina intorno alle 7:15 nello stabilimento Acqua Minerale di Calizzano dove un giovane operaio è rimasto incastrato con il collo in un macchinario. Per prima cosa il pensiero di CGIL CISL UIL di Savona và al ragazzo. Non c’è più tempo, non siamo disponibili ad attendere oltre, continuando a contare lavoratori e studenti infortunati o addirittura morti sul lavoro o durante un’esperienza formativa in azienda. Occorre intervenire subito con provvedimenti in grado di fermare questa strage“, A dirlo sono le organizzazioni sindacali della provincia di Savona.
“Le Istituzioni preposte si facciano immediatamente carico di questa situazione insostenibile. Imprese, organi di vigilanza e associazioni di categoria si assumano le proprie responsabilità a partire dalla ferma posizione di non derogare i Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro su orario e sicurezza. Chiunque esca la mattina dalla propria casa per andare a lavorare o per un’esperienza formativa prevista dal proprio percorso di studi, deve avere la certezza di tornarvi la sera“.
“Poi però c’è il resto, c’è il continuo aumento del numero degli infortuni sul lavoro in Italia ma soprattutto nella nostra Provincia – maglia nera dell’intera Regione Liguria. Nel 2021 oltre 1.400 morti in Italia, 9 a Savona; nel periodo 2012-2021 in Liguria 343 morti di cui 69 in Provincia di Savona; la media giornaliera delle denunce in Liguria molto elevata e pari a 52 (51,7) di cui a Savona più di 10 (10,1). In questi primi 7 mesi del 2022 i morti sul lavoro sono oltre 400 i morti in Italia”.
“È bastato che la morsa della pandemia allentasse lievemente la sua presa – proseguono Cgil, Cisl e Uil – e consentisse di riprendere in modo più regolare tutte le attività lavorative, con i ritmi e i carichi di lavoro di sempre, che il dramma delle morti sul lavoro, per cause diverse dal COVID-19, si riproponesse con la tragica “ordinaria” frequenza. In questo momento in cui per il nostro Paese risultano prioritarie la ripresa e la ripartenza, va alzata ulteriormente l’attenzione sulle misure di prevenzione e protezione e sul rispetto della normativa poiché un lavoratore o una lavoratrice che escono di casa per andare a lavorare hanno il diritto di tornarci sani e salvi: la vita delle persone deve essere un valore collettivo superiore al profitto”.
Il Sindacato confederale Savonese “ha da tempo delle proposte che ha costruito insieme alle delegate e ai delegati della Provincia di Savona nell’assemblea del marzo scorso e le ha inviate al Prefetto di Savona con l’obbiettivo di potenziare i controlli e quindi ridurre gli infortuni”.
PATTO PER LA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO
1 Formazione come diritto universale ed esigibile di ogni lavoratore e lavoratrice: nessuno/a al lavoro senza una preparazione ed un addestramento adeguati. Formazione anche per i datori di lavoro e per coloro che intendono aprire un’attività.
2 Inserimento nei programmi scolastici, almeno delle scuole superiori, della materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Le ragazze ed i ragazzi che oggi sono a scuola/università, saranno le lavoratrici/i lavoratori, le imprenditrici /gli imprenditori, le libere professioniste/i liberi professionisti di domani.
Devono poter comprendere il valore della vita umana anche sul lavoro. Devono poter conoscere quando è importante proteggersi e proteggere. Rispettare le norme per la sicurezza, non è questione burocratica ma significa rispettare la vita propria e altrui.
3 Miglioramento delle ispezioni in quantità, qualità e frequenza attraverso la giusta e necessaria riforma del livello istituzionale di indirizzo e programmazione, l’integrazione delle banche dati disponibili, lo sviluppo di tutti i servizi di prevenzione e per la sicurezza nei luoghi di lavoro attraverso assunzioni mirate e finanziamenti ad hoc e tramite la realizzazione di una anagrafe degli RLS/RLST consultabile e utilizzabile presso le sedi regionali dell’INAIL.
4 Investimento, tramite l’INAIL, di risorse sulla ricerca, sia per proteggere i lavoratori e le lavoratrici utilizzando la tecnologia innovativa, sia per accompagnare le modifiche ormai veloci delle modalità lavorative, per mettere al centro la protezione della persona.
5 Generalizzazione e rafforzamento della rappresentanza sindacale dei lavoratori in tutti i contesti e settori.
6 Valorizzazione della contrattazione come misura di prevenzione: tornare a contrattare gli orari, i turni, l’organizzazione del lavoro come elemento cardine di miglioramento continuo.
7 Qualificazione delle imprese e patente a punti, per determinare regolarità rispetto alle norme su salute e sicurezza, legalità e piena applicazione dei CCNL al fine di contrastare il fenomeno dell’aggiudicazione di appalti e subappalti ad aziende che comprimono i costi speculando sui diritti delle lavoratrici e dei lavoratori.
“Cgil, Cisl e Uil di Savona solleciteranno in queste ore un incontro con il nuovo Prefetto di Savona utile a presentargli il lavoro impostato negli anni sul territorio sul tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro nonché i contenuti della Piattaforma per mettere in campo prima possibile azioni concrete per evitare questa strage continua”.