Savona. “Un emendamento presentato insieme da Lega e Pd nella consapevolezza che fosse necessario superare le appartenenze politiche, mettendo al centro i bisogni della nostra comunità. Un traguardo che abbiamo cercato e voluto tutti insieme”. Lo spiegano in coro il senatore leghista Paolo Ripamonti e il deputato del Pd Franco Vazio, nel presentare l’emendamento relativo a Funivie che è in discussione in Commissione Trasporti.
Questa mattina in provincia i due parlamentari (Ripamonti in presenza, Vazio da remoto) hanno incontrato il presidente della Provincia Pierangelo Olivieri, i sindaci di Savona (Marco Russo) e Cairo Montenotte (Paolo Lambertini), le associazioni datoriali (Unione Industriali e Autorità Portuale) e sigle sindacali per presentare il risultato di un lavoro, hanno spiegato, “svolto in molti mesi” e che ha prodotto questo emendamento al decreto Infrastrutture.
COSA PREVEDE
Il documento ha diversi obiettivi: permettere al commissario di continuare a gestire l’infrastruttura anche dopo il 31 dicembre, dettagliare meglio i compiti del presidente, investirlo in modo inequivocabile di poteri commissariali che gli permettano di operare in deroga a ogni disposizione di legge (a eccezione ovviamente di quelle penali), garantire al presidente-commissario l’ausilio di tutte le competenze e le professionalità della pubblica amministrazione, e individuare risorse finanziarie adeguate per consentire il ripristino della piena funzionalità dell’impianto.
RIPAMONTI E VAZIO: “Lavoro comune”
“Il territorio è riuscito a fare sintesi, tra amministrazioni locali, sindacati e associazioni datoriali – racconta Ripamonti – Devo ringraziare anche il senatore Margiotta del Pd: questo emendamento non è di Ripamonti o della Lega, è un emendamento del territorio e spero che questo si riveli utile per farlo approvare”.
“E’ stato un percorso lungo anni, fatto di piccoli passi – conferma Vazio – Pur appartenendo a schieramenti diversi, io e Ripamonti abbiamo affrontato la questione Funivie con lo stesso spirito. Ora ci attende la parte più importante del cammino”.
COSA MANCA
Questo perché, avverte Ripamonti, restano ancora cose da fare: “Manca ancora qualcosa. Innanzitutto siamo convinti che il commissario Paolo Emilio Signorini debba avvalersi di un subcommissario: crediamo nelle sue capacità ma ovviamente in quanto presidente dell’Autorità di Sistema Portuale ha anche altre cose da seguire, quindi chiediamo che si avvalga di questa possibilità. Inoltre crediamo sia indispensabile investire il commissario di poteri speciali, per poter operare in modo più efficace”.
”Infine – aggiunge – pensiamo che sia necessario un implementamento dei fondi, per garantire gli ammortizzatori sociali per i dipendenti e per permettere un ammodernamento più efficace delle Funivie. In tempi in cui si va verso la transizione ecologica e la riduzione delle emissioni, questa è una delle infrastrutture più green che possiamo mettere in campo”.
Richieste, le ultime due, sostanzialmente identiche a quelle presentate stamane dalle sigle sindacali: un incremento dei fondi per la cassa integrazione, fondi per l’ammodernamento e poteri speciali in stile “ponte Morandi” per il commissario.
Soddisfatto anche il presidente della Provincia di Savona: “È un percorso che non è ancora terminato – ha detto Olivieri -, anche perché l’obiettivo concreto è quello di ottenere le norme esecutive utili a far ripartire l’impianto e la gestione a pieno regime della struttura. È un lavoro di sintesi che nasce nel territorio di Savona, con il tavolo permanente aperto dal Comune a cui hanno aderito subito tutti gli enti locali, i rappresentanti sindacali e quelli dell’azienda. Si è lavorato in maniera produttiva. Siamo stati auditi anche in Commissione e sembra che siamo vicini all’obiettivo, ma non abbassiamo l’attenzione fino a quando non ci siamo concretamente”.
I SINDACI: “Opera antica ma moderna, da studiare”
Pur con l’incognita legata alla crisi di Governo (la speranza di tutti i presenti è che quanto sta succedendo a Roma non abbia conseguenze sull’iter di Funivie), la soddisfazione è evidente. “Oggi trovano conferma due punti importanti – commenta il sindaco di Savona Marco Russo – Il primo è che il tema di Funivie rappresenta una priorità per noi: perché pur essendo antica è di prospettiva moderna, perché dobbiamo dare una risposta ai lavoratori e perché rappresenta una infrastruttura fondamentale per il territorio, consentendoci di eliminare il traffico su gomma”.
“Il secondo punto – prosegue – è che oggi il territorio si è stretto in maniera compatta sia con i suoi rappresentanti politici che con quelli sindacali. E il fatto che un territorio si muova in maniera compatta è una carta in più: presentarsi insieme, avendo un’idea di sviluppo comune, dà una carta in più da giocare”.
Gli fa eco il primo cittadino di Cairo, Paolo Lambertini: “Parliamo di una infrastruttura che andrebbe studiata nei libri di scuola, perché pur essendo stata realizzata 100 anni fa è in grado di dare risposte oggi dal punto di vista ambientale. Un doveroso ringraziamento per chi si è prodigato a realizzare l’emendamento. E’ stato un percorso virtuoso: spesso si dice che la politica ‘non fa niente’, oggi abbiamo un esempio del contrario”.