Savona. Modalità di revoca della concessione, fondi inadeguati per la ripartenza e il potenziamento e difficoltà applicativa degli ammortizzatori sociali. Sono queste le perplessità e i problemi che sono stati presentati dai sindacati savonesi al presidente di Autorità Portuale del mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini e commissario dell’infrastruttura funiviaria che collega il porto di Savona alla Val Bormida ferma dal novembre 2019, quando l’alluvione aveva danneggiato due piloni impedendo così all’impianto di funzionare.
Signorini ha accolto la richiesta delle organizzazioni sindacali di avere un incontro per confrontarsi sulla questione e ha ascoltato le loro istanze ieri pomeriggio nella sede di Autorità Portuale a Genova.
“Il commissario è stato disponibile e ha ascoltato i nostri problemi. Ha detto che in questi giorni lavorerà con il ministero per riuscire a dare una prospettiva all’impianto“, hanno riferito Danilo Causa della Fit Cisl e Simone Turcotto della Filt Cisl.
Per quanto riguarda i sussidi, i sindacati chiedono maggiori garanzie: “Abbiamo fatto presente che c’è un problema sugli ammortizzatori sociali perchè così hanno seria difficoltà applicativa e abbiamo chiesto che venga chiarita con un altro emendamento la loro fruibilità”, hanno spiegato Turcotto e Causa.
Il ministero, durante l’ultimo incontro, ha anche presentato il cronoprogramma dei prossimi interventi: a giugno inizieranno i lavori di ripristino dei piloni crollati a novembre 2019 danneggiato dal maltempo, tra luglio e agosto nomina con decreto ad hoc del nuovo commissario.
Tra agosto e settembre è previsto l’assorbimento dei lavoratori da parte della struttura commissariale con una parte dei lavoratori che rientrerebbe a lavorare con il compito di ripristinare l’infrastruttura non oggetto dei danni alluvionali. Tra novembre e dicembre consegna lavori con riattivazione della linea per i collaudi e la ripartenza. Entro dicembre 2024 il commissario dovrà preparare il nuovo piano industriale e bandire la gara per l’affidamento della concessione. Qualora nessuno partecipasse alla gara l’infrastruttura verrà affidata alla Regione Liguria.