Pro e contro

Funivie, sindacati insoddisfatti: “Il decreto non è sufficiente. Individuare risorse e modallità per il rilancio”

La Cisl esprime "rammarico rispetto alla mancanza dei contenuti prioritari (coperture economiche per l'adeguamento dell'infrastruttura, poteri straordinari per il commissario individuato per la gestione termporanea"

Funivie Savona Funivie

Savona/Cairo Montenotte. “A fronte delle notizie ricevute dal Senatore Ripamonti (che ringraziamo per il costante impegno sulla vicenda) in merito alla formulazione con la quale con molta probabilità verrà emanato l’articolo sulle funivie del decreto legge 68 oggi in discussione, non si può che esprimere rammarico rispetto alla mancanza dei contenuti prioritari (coperture economiche per l’adeguamento dell’infrastruttura, poteri straordinari per il commissario individuato per la gestione termporanea, possibilità di affidamento immediato delle parti di concessione potenzialmente operative (parchi e collegamenti ferroviari)) che il territorio (istituzioni, parlamentari e parti sociali) aveva individuato e sostenuto in sede di audizione presso l’8 Commissione in Senato”. A dirlo sono Simone Pesce, responsabile CISL Savona e Danilo Causa, responsabile territoriale FIT CISL Liguria.

“Nota positiva può essere riscontrata nel fatto che nell’ultima formulazione vengono richiamati interventi necessari al recupero della piena funzionalità tecnica, la continuità dell’esercizio dei servizi di trasporto portuale a basso impatto ambientale e di traffico, il mantenimento degli attuali livelli occupazionali e l’individuazione di un nuovo concessario”, hanno proseguito.

“Partendo dalle citate premesse che confermano l’interesse a mantenere in vita l’infrastruttura si dovrà ricominciare un serrato confronto per individuare risorse, tempistiche e modalità per raggiungere l’obiettivo di salvaguardia e rilancio del sistema a partire dal prossima riunione già calendarizzata con il presidente della Regione Liguria e da un nuovo incontro da chiedere al presidente dell’Autorità di Sistema Portuale in attesa che si insedi un nuovo Governo con il quale interloquire”, hanno concluso.

“Il decreto non è assolutamente sufficiente per potenziare l’infrastruttura e dare una prospettiva futura – è la posizione di Simone Turcotto della Fit Cgil Savona -. Faremo pressione su Regione e Autorità di Sistema portuale perché così non va neanche bene per tirare a campare”.

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