Savona. Cominciano ad emergere i primi dettagli della tragedia familiare avvenuta ieri (3 luglio), in centro a Savona. Un omicidio-suicidio che si è consumato in via Niella.
Protagonisti Antonino Santangelo, 64 anni, agente di commercio in pensione, e Nadia Zanatta, impiegata del Comune di Savona. Una storia d’amore la loro all’apparenza come tante altre, senza mai far trasparire all’esterno, come testimoniato da alcuni amici e conoscenti, possibili crepe che, invece, a quanto pare erano diventate tanto, troppo profonde.
E così l’uomo che, stando al racconto dei colleghi della donna, “accompagnava la coniuge al lavoro ogni giorno insieme al loro cane”, si è macchiato di omicidio e poi, probabilmente resosi conto della gravità di quanto commesso, ha deciso di togliersi la vita lanciandosi nel vuoto dal quinto piano della palazzina.
A dare l’allarme sono stati i vicini, che hanno visto il corpo dell’uomo senza vita nel cortile. Nonostante l’arrivo tempestivo dei soccorsi, non c’è stato nulla da fare.
All’apparenza un caso di suicidio, ma un’altra tragica sorpresa per gli agente della Polizia di Stato è arrivata quando sono entrati nell’appartamento della coppia, dove hanno ritrovato il corpo senza vita di Nadia.
Stando a quanto riferito, la donna era avvolta in un lenzuolo nel letto matrimoniale, con due evidenti ferite da arma da taglio (un coltello, che è poi stato ritrovato) di cui una al collo, che probabilmente è stata fatale. In casa è stato ritrovato anche un biglietto di addio scritto dall’uomo per i figli.
Ma regna ancora il massimo riserbo degli inquirenti sulla vicenda, con indagini serrate in corso per cercare di ricostruire nel dettaglio quanto avvenuto.
Stando a quanto trapelato, pare che l’omicidio possa essersi consumato nella notte. Quindi, Santangelo avrebbe “vegliato” il corpo della moglie fino alla decisione di farla finita, lanciandosi nel vuoto.