Liguria. Nella seduta del mattino si è svolto il dibattito e sono iniziate le votazioni del Disegno di legge 123: “Modifiche alla legge regionale 29 dicembre 2021, n. 22 Disposizioni collegate alla legge di stabilità regionale 2022 e altre disposizioni di adeguamento.
Lilli Lauro, in qualità di presidente della I Commissione Affari generali, istituzionali e Bilancio, ha presentato la relazione di maggioranza. “Il provvedimento – ha esordito – introduce modifiche a talune disposizioni collegate alla Legge di stabilità della Regione Liguria per l’anno finanziario 2022, unitamente ad ulteriori disposizioni di adeguamento di alcune norme regionali, che, in sede di esame governativo, sono state oggetto di rilievi da parte dei Ministeri competenti”.
Il presidente ha sottolineato: “L’adeguamento delle disposizioni regionali avviene secondo i testi concordati con il dipartimento affari regionali della presidenza del Consiglio dei Ministri e i competenti ministeri”. Lauro ha poi illustrato nel dettaglio alcuni articoli del disegno di legge sottolineando che tutte le misure prevedono l’invarianza finanziaria e ha ricordato che il testo è stato sottoposto al parere del CAL, che si è espresso favorevolmente il 5 luglio 2022, e ai pareri preventivi delle Commissioni consiliari competenti.
Enrico Ioculano (Pd-Articolo Uno) ha illustrato la relazione di minoranza annunciando l’astensione del gruppo: “Nel corso della trattazione in I Commissione del disegno di legge – ha spiegato – la giunta, attraverso gli emendamenti presentati ha ampliato ad altre materie il proprio intervento, includendo alcune modifiche di legge che, a nostro giudizio, avrebbero richiesto una trattazione a parte e una discussione dedicata». In particolare Ioculano ha citato, fra gli argomenti degni di approfondimenti, «la modifica alla legge sui parchi e la legge urbanistica così come lo stanziamento a favore dell’Ato Ovest di Imperia per il quale sarebbero necessarie delle garanzie rispetto alla conferma dell’impiego di tutti i 5,8 milioni per interventi strutturali per garantire le risorse potabili al territorio, e stanziamenti aggiuntivi per gli interventi emergenziali”.
Ferruccio Sansa (Lista Ferruccio Sansa Presidente) nella sua relazione di minoranza ha spiegato: “Alcune norme ci lasciano perplessi e richiederebbero un approfondimento mentre alcuni emendamenti rispondono soprattutto alla logica del “tapullo”. Secondo il consigliere, inoltre, alcuni emendamenti contenuti nel provvedimento “sono condivisibili nel contenuto, ma non nella fretta con cui sono stati proposti. E – ha precisato – la tutela del territorio viene attuata attraverso norme che rispondono più che altro alla tecnica del francobollo”. Sansa, infine, ha definito il testo “una norma deludente e che perde un’occasione importante per lo sviluppo della regione» ed ha ribadito che alcune delle spese di comunicazione della giunta sarebbero arbitrarie e non motivate”.
Domenico Cianci, presidente della IV Commissione Territorio-Ambiente, ha ribadito la necessità del provvedimento in quanto risponde ad alcune emergenze, sia di natura idrogeologica che idrica permettendo il riutilizzo delle acque reflue e nuovi risparmi nella gestione delle acque. Cianci ha auspicato ulteriori provvedimenti regionali per prevedere sistemi di recupero e utilizzo delle acque nelle nuove costruzioni.
Davide Natale (Pd-Articolo Uno) ha dichiarato che la maggioranza è stata costretta a intervenire con questo disegno di legge per rimediare a errori computi a livello legislativo e contestati dal governo centrale. Secondo il consigliere e il testo è disomogeneo perché contiene interventi su materie diverse e, infine, ha lamentato il mancato coinvolgimento dei Comuni nelle modifiche introdotte dal disegno di legge.
Fabio Tosi (Mov5Stelle) ha sottolineato il tema emergenziale della gestione dell’acqua che, secondo il consigliere, viene affrontato dalla giunta senza attuare politiche di prevenzione. Tosi ha auspicato l’adozione di criteri diversi rispetto a quelli assunti nel disegno di legge e ha paventato, inoltre, la mancata certezza sul finanziamento nazionale di alcuni degli interventi in materia idrica contenuti nel testo.
Roberto Arboscello (Pd-Articolo Uno) ha ribadito che il provvedimento contiene la modifica di norme che erano state impugnate dal governo, ma ha rilevato che il testo è anche l’occasione per introdurre interventi su temi sanitari, urbanistici e ambientali che hanno un’importanza fondamentale per la Liguria e che, dunque, richiederebbero approfondimenti e non andrebbero inseriti in un documento “omnibus”.
Con 17 voti a favore (maggioranza) e 9 contrari è stato approvato il Disegno di legge 123: “Modifiche alla legge regionale 29 dicembre 2021, n. 22 Disposizioni collegate alla legge di stabilità regionale 2022 e altre disposizioni di adeguamento Il documento contiene una serie di adeguamenti di leggi regionali.
La prima modifica riguarda le procedure per la cessione a titolo gratuito di apparecchiature e materiali sanitari ai paesi in via di sviluppo: viene ampliato il sostegno a Paesi in grave difficoltà, in considerazione anche della recente crisi dell’Afghanistan, sulla quale anche il Coordinamento Interregionale sulla Cooperazione allo Sviluppo ha di recente chiesto un intervento di supporto alle Regioni. Inoltre, in considerazione della difficoltà di reperire apparecchiature e materiali sanitari dismessi, dei costi di trasporto estremamente elevati e degli elevanti rischi in termini di sicurezza, accanto alla cessione a titolo gratuito viene introdotta la possibilità di sostenere l’acquisto in loco in favore di strutture sanitarie dei Paesi in grave difficoltà attraverso associazioni che operano nel campo della cooperazione internazionale allo sviluppo.
Il provvedimento introduce, inoltre, il parere vincolante dell’Autorità di bacino distrettuale prima di emanare le disposizioni concernenti l’attuazione dei Piani di bacino per le aree a rischio idraulico e geomorfologico. Un’altra modifica, sempre di natura tecnica, riguarda le procedure relative alla conciliazione stragiudiziale per gli usi del demanio civico. Una serie di modifiche riguardano il settore del trasporto pubblico locale: viene escluso l’intervento di un commissario ad acta, da parte della Giunta regionale, per le Province i Comuni o la Città metropolitana inadempienti rispetto all’aggiornamento del registro telematico delle imprese che esercitano il trasporto pubblico non di linea.
Il provvedimento, inoltre, prevede la possibilità che la Regione destini eventuali economie di bilancio sulle risorse destinate alle azioni di incentivazione all’uso del trasporto per la realizzazione di interventi di “mobility management” previsti nel Piano Spostamenti Casa Lavoro. Vengono ampliate le competenze della Giunta in ordine alle modalità per l’assegnazione dei contributi regionali finalizzati al rinnovo, la ristrutturazione ed il potenziamento dei servizi di trasporto pubblico regionale e locale: in particolare viene data alla Giunta la possibilità di definire un termine per il ricevimento delle rendicontazioni da parte del soggetto attuatore, di effettuare uno stretto monitoraggio sull’avanzamento degli interventi, di definirne i tempi di realizzazione e le relativi penalità in caso di inadempimento. Viene introdotta, in caso di inerzia, la possibilità di revoca dello stesso finanziamento con il recupero di quanto già erogato e l’applicazione degli interessi legali.
La Regione, infine, è autorizzata ad erogare fino ad un massimo del 50 per cento delle somme certificate e rendicontate sui fondi assegnati dallo Stato per il rinnovo del materiale rotabile per il trasporto pubblico regionale e locale anche per gli anni 2022, 2023 e 2024, fatti salvi i limiti di disponibilità di cassa della Regione. Rispetto alle norme per la raccolta, coltivazione e commercializzazione di tartufi freschi e conservati destinati al consumo” sono quantificate le spese previste per finanziare la legge a partire dal 2023: saranno 20 mila euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024.
Rispetto alla sanità vengono, infine, definiti i tempi entro i quali le strutture di chirurgia ambulatoriale pubbliche e private, già autorizzate alla data di entrata in vigore della legge, devono adeguarsi ai requisiti richiesti: tre mesi per i requisiti organizzativi; sei mesi per i requisiti impiantistici e tecnologici; un anno per i requisiti strutturali. Il provvedimento, inoltre, introduce un fondo di 5 milioni e 800 mila euro a valere sul Fondo strategico regionale per Rivieracqua, quale gestore del servizio idrico integrato dell’Ato Ovest di Imperia per potenziare la rete e rispondere all’emergenza idrica attuale. Nuove disposizioni sono inserite per il riutilizzo delle acque reflue domestiche, urbane e industriali per il lavaggio di barche e natanti e per l’innaffiamento dei giardini pubblici.
Sono riviste le dimensioni e il peso dell’Onorificenza della Croce di San Giorgio. Sono rivisti i confini del Parchi regionali delle Alpi Liguri, dell’Antola, dell’Aveto e del Beigua sulla base delle consultazioni con gli enti locali e le associazioni interessate mentre i confini delle altre aree protette sono quelli definiti nel Piano dei parchi i nei provvedimenti istitutivi. In particolare 79 ettari del Comune di Urbe entrano a far parte nel Parco del Beigua. Novità riguardano componenti e funzioni del Nucleo di valutazione della dirigenza dell’amministrazione regionale. Sono contenute ulteriori misure di natura tecnica per il contrasto alla peste suina inserendo interventi di natura organizzativa a carico della Regione per l’esercizio della caccia al cinghiale.
Nel dibattito sulla votazione degli articoli, degli emendamenti e dei successivi ordini del giorno sono intervenuti Roberto Centi (Lista Ferruccio Sansa presidente); Stefano Mai e Sandro Garibaldi del gruppo Lega Liguria-Salvini); Sergio Rossetti, Davide Natale, Enrico Ioculano e Roberto Arboscello del gruppo Pd-Articolo Uno; Alessandro Bozzano (Cambiamo con Toti presidente), Paolo Ugolini (Mov5Stelle), Claudio Muzio (FI), Gianni Pastorino (Linea Condivisa), l’assessore ai Parchi Alessandro Piana e il presidente della giunta Giovanni Toti.
Sono stati respinti 4 emendamenti presentati dal gruppo Pd-Articolo Uno.
E’ stato approvato un emendamento di Enrico Ioculano (Pd-Articolo) che chiede alla giunta di favorire il recupero dell’acqua piovana.
Approvato un emendamento, presentato da Brunello Brunetto (Lega Liguria Salvini) e illustrato in aula dal capogruppo Stefano Mai, che intende snellire l’iter per la modifica dei confini dei Comuni estendendo la possibilità di avvalersi di procedure semplificate anche ai casi derivanti da ragioni topografiche o da comprovate esigenze locali.