Liguria. Il Consiglio Regionale oggi ha discusso ed approvato il disegno di legge 109 che disciplina in materia di Polizia Locale con interventi regionali per la promozione di sistemi integrati di sicurezza ed iniziative regionali per la prevenzione del crimine organizzato.
Stefano Anzalone (Cambiamo con Toti presidente) è intervenuto nella discussione generale ricordando che il documento è stato condiviso con i rappresentanti sindacali e ha sottolineato il ruolo importante svolto dalla polizia locale. Secondo il consigliere il testo rappresenta un primo passo utile, opportuno e necessario per dare risposte alle esigenze della categoria.
Sergio Rossetti (Pd-Articolo Uno) ha sostenuto che il provvedimento tende a ricondurre il dibattito alla polarizzazione della polizia locale rispetto alla polizia di Stato non tutelando, di fatto, il ruolo della polizia locale stessa. Il consigliere ha aggiunto che la riforma depotenzierebbe le funzioni dell’Osservatorio, nonostante la forte presenza della criminalità organizzata in Liguria, e ha annunciato voto contrario.
Claudio Muzio (FI) ha esordito annunciando voto favorevole al disegno di legge e ha illustrato gli obbiettivi del provvedimento, che adeguia la materia rispetto ai provvedimenti legislativi intervenuti nel tempo. Secondo il consigliere, inoltre, è importante il ruolo di coordinamento e di integrazione svolto dalla polizia municipale rispetto alle altre forze di polizia.
Enrico Ioculano (Pd-Articolo Uno) ha rilevato che nel testo ci sarebbero alcune criticità circa l’integrazione della sicurezza, il ruolo dei questori e le funzioni dell’Osservatorio. Secondo il consigliere, inoltre, si rischia una sovrapposizione con alcuni interventi legislativi già in itinere a livello parlamentare per cui sarebbe stato più opportuno da parte della Regione astenersi rispetto alla materia.
L’assessore alla sicurezza Andrea Benveduti ha replicato alle critiche espresse dai consiglieri di minoranza puntualizzano che le infiltrazioni della criminalità organizzata in Liguria sono oggetto della massima attenzione da parte della Regione. L’assessore ha poi ricordato che l’Osservatorio indipendente in precedenza non ha mai effettivamente svolto le funzioni per le quali era stato istituito e che il collegato Tavolo della legalità non si è mai costituito, al contrario l’attuale disegno di legge dà piena attuazione a queste funzioni razionalizzando le attività e integrandole istituendo, fra l’altro, una apposita sezione dell’Osservatorio dedicata proprio alla mafia. L’assessore ha poi sottolineato che il provvedimento prevede, per la prima volta, fra i componenti del Tavolo della legalità anche il presidente della Commissione consiliare antimafia. Benveduti ha, infine, ribadito che il disegno di legge intende razionalizzare e rendere più efficiente la gestione della polizia locale.
Sono stati respinti tutti gli emendamenti presentati da Enrico Ioculano (Pd-Articolo Uno) e da Roberto Centi (Lista Ferruccio Sansa presidente)
Nel dibattito durante la votazione degli articoli sono intervenuti anche Gianni Pastorino (Linea Condivisa), Stefano Mai (Lega Liguria-Salvini), Ferruccio Sansa (Lista Ferruccio Sansa presidente) e Davide Natale (Pd-Articolo Uno)
“Oggi è ancor più chiara l’idea che il centrodestra ha sul tema della sicurezza – dichiara Gianni Pastorino, capogruppo di Linea Condivisa in Consiglio regionale – Un’idea che vede la Polizia Locale sovrapporsi alle funzioni statali, alla Polizia di Stato ed ai Carabinieri. Insomma un altro provvedimento di legge che, probabilmente, sarà impugnato a livello nazionale perché interviene su una questione che è di competenza dello Stato. Ricordo che la nostra regione è tra le più “cassate” negli ultimi sette anni”.
“Ci si dimentica quali siano i reali compiti della polizia locale: controllo del traffico, lotta al degrado urbano, polizia annonaria, polizia giudiziaria, tutela ambientale, vicinanza ed interlocuzione con la cittadinanza. Queste sì che sono competenze che andrebbero rafforzate ed ampliate, senza doversi sovrapporre ad altri organi di Stato”.
“In più nel provvedimento è prevista la fornitura di caschi e scudi di protezione ai corpi della Polizia Locale, senza neanche sapere quali siano le dotazioni organiche nei nostri paesi e città. Così è ancor più chiara la sovrapposizione di funzioni di sicurezza. Insomma caos e demagogia prendono il sopravvento su tutto”.
Linea Condivisa ha votato contro al provvedimento, “un disegno di legge che ritiene sbagliato su tutti i fronti perché non dà una risposta né ai cittadini né ai componenti delle Polizie Locali. Nel provvedimento spicca inoltre la mancanza del Questore nel tavolo sulla sicurezza, dimenticando il fondamentale coordinamento tra Questore e Prefetto. Quest’ultima decisione servirà ad alimentare un ulteriore contrasto di competenze tra Polizia Locale e Polizia di Stato”.
“Il disegno di legge elimina inoltre l’osservatorio sui fenomeni mafiosi – conclude Pastorino – come se questa regione, tra le più inquinate dai fenomeni mafiosi, non avesse avuto in questi anni Consigli comunali sciolti per infiltrazioni mafiose. Tutto questo mentre giacciono in Parlamento quattro disegni di legge circa il riordino della Polizia Locale. Un provvedimento pieno di contraddizioni che mette in imbarazzo parte della maggioranza per le sue connotazioni antilibertarie”.