Savona. La scelta del presidente ligure Giovanni Toti di venire oggi in visita al Centro Ictus ha causato non poche polemiche nelle ultime ore, legate soprattutto ai ripetuti annunci di apertura e ai conseguenti rinvii. L’ultimo attacco in ordine di tempo è arrivato proprio pochi minuti prima della visita dal consigliere regionale Roberto Arboscello, che ha incontrato i giornalisti all’esterno dell’ospedale mentre attendevano l’arrivo del presidente ligure.
Caustica la replica di Toti: “Se vuole venire a dare una mano… non so quali competenze abbia in tema di cantieristica ma credo che il direttore generale lo accoglierà volentieri. Oppure può provare a convincere lui le aziende fornitrici, in una crisi mondiale, ad anticipare le consegne: se ci riuscisse gliene sarei personalmente anche grato. L’ordine degli arredi a inizio luglio? Questo cantiere è aperto da tempo, stiamo lavorando e lo abbiamo già visitato tempo fa. Abbiamo con dovizia di dettagli spiegato i ritardi, aperto i bandi, affrontato la carenza di personale specializzato… tutte cose che chi lavora nella pubblica amministrazione, pagato a spanne 8000 euro al mese, dovrebbe quantomeno leggere sui giornali. Se ha qualche idea sono assolutamente pronto ad ascoltarlo”.
E qui arriva l’affondo: “Continuare a ripetere verità banali per cercare pubblicità credo sia francamente simile a quanto accade in Parlamento… assenza di responsabilità e di attenzione ai fatti che ci circondano, cose che rendono la politica un filo squallida e poco utile. E’ chiaro che la crisi delle materie prime e la carenza di medici in alcune specialità sono problemi contingenti ed endemici del Paese, a cui Asl 2 non porrà certo rimedio da sola nelle prossime settimane. Credo che questo lo possa capire anche Arboscello, è un tema di sistema. Stiamo assumendo il personale e acquistando il materiale: appena saremo pronti e in condizione di dare un servizio sicuro, efficace ed efficiente ai pazienti ovviamente lo faremo. Non mi risulta che dei 350 pazienti colpiti da ictus in questa provincia qualcuno non abbia avuto le cure che necessitava“.